
In Libano è in corso una vera e propria caccia al siriano
«Esprimiamo forte preoccupazione per i gravi episodi di razzismo avvenuti in Libano nei giorni scorsi ai danni dei profughi siriani. Chiediamo che la Comunità internazionale intervenga prima che la situazione precipiti con atti ancor più gravi e con il serio rischio che la violenza si possa diffondere ad altre città».
E' quanto dichiara Giovanni Paolo Ramonda, Presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII, in merito all'espulsione di 1.400 profughi siriani dalla città di Bcharre, nel nord del Libano. Un'escalation iniziata la settimana scorsa, in seguito ad un omicidio di un cittadino libanese ad opera di un cittadino siriano, che ha portato la municipalità di Bcharre, su pressione di rivolte popolari, a cacciare l'intera comunità siriana.