
Eccomi qui, di nuovo in Italia.
Pensavo di aver trovato gli strumenti giusti per gestire anche questo ritorno dopo mesi in Palestina. Eppure, è sempre così difficile tornare alla propria quotidianità, sentirla ancora parte di sé.
Così, mentre sorseggio il mio spritz e rido con gli amici, arriva un messaggio. “G. è stato arrestato”.
Bruscamente ti senti sdoppiare, vivere due vite parallele che non sembrano avere nessun legame.
In una vorresti solo urlare per l’ennesima ingiustizia che colpisce le persone a cui tieni.
Nell’altra, continui a bere quello spritz e non capisci più se per assuefazione al dolore che quasi non provi nulla dopo un primo dispiacere.
E le cattive notizie ti arrivano ogni giorno.
Le leggi e chiudi il telefono per riprendere la routine quotidiana.
Trovi stratagemmi per provare a riportare la testa nel tuo presente.