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2016-01-17 Esercito israeliano nega il diritto all’acqua nel villaggio palestinese di Al-Mufaqarah.

La mattina del 17 gennaio ufficiali della DCO (Amministrazione Civile) e soldati israeliani hanno sequestrato un compressore, un generatore di corrente, un martello pneumatico, una carrucola e due carrelli di ferro nel villaggio palestinese di Al Mufaqarah, nelle colline a sud di Hebron. Gli abitanti stavano costruendo un nuovo pozzo che ha ricevuto un ordine di stop dei lavori. I soldati israeliani hanno sparato gas lacrimogeni per disperdere le donne e ragazze palestinesi che cercavano di impedire la confisca. Fatta eccezione per il villaggio di At-Tuwani, tutte le comunità palestinesi nelle colline a sud di Hebron non hanno l’acqua corrente e devono fare affidamento su pozzi e cisterne per il rifornimento idrico. Il collegamento alla rete idrica o la costruzione di nuovi pozzi è però quasi sempre vietato dalla Amministrazione Civile Israeliana nei Territori Occupati, non permettendo di avere una quantità d’acqua sufficiente, sicura, accessibile e a buon mercato e negando così un diritto umano fondamentale e universale.