Le risposte del Sindaco di Scutari sul fenomeno delle Vendette di Sangue

Le risposte del sindaco di ScutariOggi vi riportiamo le risposte del Sindaco di Scutari, Voltana Ademi. Come noto, Scutari è una delle città più colpite dal fenomeno delle vendette di sangue e ciò è alla base della scelta di Operazione Colomba di mantenere una presenza costante nella zona sin dalla nascita del progetto. Per questo motivo, le risposte del Sindaco di Scutari sono state particolarmente attese da noi volontari di Operazione Colomba durante tutto lo svolgimento della Campagna “Un Popolo Contro le Vendette di Sangue”. Non volendo aspettare passivamente l’arrivo di risposte che forse non sarebbero mai giunte nonostante i ripetuti solleciti, abbiamo deciso di chiedere udienza all’amministrazione comunale. In quell’occasione siamo riusciti ad avere un incontro con l’Assessore ai Servizi Sociali, accompagnato dalla responsabile dei servizi sociali, Rudina Kruja. Le esaustive risposte che seguono alla pubblicazione delle domande del questionario sono il frutto di questo proficuo incontro.

Le risposte del Sindaco di Scutari

Ecco le risposte al questionario del Sindaco Voltana Ademi così come essa ce le ha fatte recapitare:

Basata sul documento con nr.288B Prot per la compilazione del questionario sul fenomeno della vendetta e della faida  nel territorio del comune di  Scutari, seguono le risposte alle domande.

Qual è la diffusione del fenomeno delle vendette di sangue (gjakmarrja e hakmarrja) nel territorio in cui lei è Sindaco?
Il fenomeno della vendetta e faida è un fenomeno diffuso in tutto il paese. Però nel nostro Comune, per nostra sfortuna, c’e una vasta diffusione di questo fenomeno, molto negativo per la società. Le famiglie colpite  da questo fenomeno non sono diffuse solo nelle zone di montagna, ma negli ultimi anni sono presenti anche nelle zone urbane, in cittá.

Come viene  percepito il fenomeno dalla popolazione?
La vendetta è un dramma per la società. La vendetta è un fenomeno tragico per la vita dei cittadini e ha radici nella storia; un fenomeno molto grave e preoccupante per la nostra società, una violazione di un diritto umano fondamentale che è quello della vita.

Quanti casi ci sono nel comune/circoscrizione i cui lei è Sindaco?
Per quanto riguarda la raccolta di dati, i quali sono stati raccolti dai contatti che il comune ha preso con le strutture pubbliche/la società/gli individui che lavorano sul campo per supportare queste famiglie, risulta che le statistiche relative a questo fenomeno non sono esatte, per il fatto che alcune  organizzazioni a scopo di raccogliere maggiori fondi, ”gonfiano” i numeri delle famiglie colpite. Inoltre, non ci sono dati precisi perchè le famiglie che soffrono di questo fenomeno non sempre lo dichiarano, ma solo nel caso di aiuti per il cibo e l’abbigliamento.
Per queste ragioni al momento non possiamo dichiarare dati esatti sulle famiglie che soffrono del fenomeno.

C’è collaborazione tra l’amministrazione e gli altri enti sul territorio in cui lei è Sindaco?
Sul fenomeno di vendetta nel comune di Scutari si sono individuate alcune strutture collaborative come la prefettura del distretto di Scutari e le associazioni /oranizzazioni quali:

Operazione Colomba,
Papa Xhovani XXIII,
Giustizia e pace,
Ambasciatori di pace,
Misione Orionit (Chiesa cattolica, Bardhaj),
Fondazione no vendetta sì alla vita.

In concreto, quali passi vuole compiere per il concreto sradicamento (eliminazione) del fenomeno della gjakmarrja e della hakmarrja, con riferimento specifico al territorio del comune/circoscrizione in cui lei è Sindaco?
La guerra per l’eliminazione della vendetta è uno sforzo difficile, lungo e abbastanza delicato. Questo fenomeno è un fenomeno complicato anche dal punto di vista psicologico, legato alla magistratura e ha a che fare con la coscienza individuale, la quale non può cambiare entro un tempo breve. Per questo, anche la guerra per lo sradicamento di questo fenomeno rappresenta una sfida per tutta la struttura statale, per il comune, per la società, per le istituzioni statali, educative, religiose e per le strutture non governative.

Nel 2005 è stata emanata la Legge n. 9389 del 4 maggio 2005, che tuttavia non ha ancora ricevuto alcuna applicazione concreta, poiché mancano i regolamenti attuativi da parte dell’Esecutivo. Cosa intende fare per chiedere all’Esecutivo albanese di applicare tale strumento legislativo?
Sarà richiesto da parte nostra la redazione dei regolamenti attuativi per l’implementazione di questa legge in maniera che si rispetti il diritto fondamentale dell’ uomo, ovvero il diritto alla vita, una vita libera così come previsto dalla legge.

Grazie per la collaborazione.

Il sindaco,
Voltana Ademi

Ringraziamenti

Ringraziamo la gentilissima Voltana Ademi  per la collaborazione dimostrata. Anche se il contributo è arrivato dopo lo scadere del termine della Campagna, le risposte del Sindaco di Scutari si sono dimostrate esaustive e complete. Apprezziamo particolarmente la sua volontà di richiedere dei regolamenti di attuazione della Legge n. 9389 del 4 maggio 2005.