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Kundër Gjakmarrjes – Campagna 2018/2019

Il 10 dicembre 2018, Operazione Colomba lancia la campagna “Kundër Gjakmarrjes” per sensibilizzare la società civile sullo sradicamento del fenomeno delle vendette di sangue. Lo sapevate che la pressione sociale è in grado di spingere un’intera famiglia coinvolta in una faida a vendicarsi? Se i parenti, i vicini di casa, i compagni di scuola, i colleghi di lavoro, gli amici ti dicono che non sei un uomo, se non ti vendichi, è difficile resistere alla pressione, per paura di perdere il rispetto della società. La vendetta comporta ferimenti, omicidi, autoreclusione, toglie la vita, la scuola, la salute e il lavoro a uomini, donne e bambini. Una volta iniziata, innesca cicli di violenza senza fine, distruggendo il futuro di tante famiglie. E può colpire tutti: anche te!

Cosa puoi fare tu?

Aiutaci a dire Addio alla vendetta di sangue!
Scarica e appendi questo adesivo sulla tua automobile, sulla tua bicicletta, sul tuo motorino, all’esterno di casa tua o della tua attività, sul tuo zaino o sul tuo diario e condividi sui tuoi social network questa iniziativa.

Con questo gesto darai visibilità alla campagna e ti impegnerai a fare pressione affinché chi è coinvolto in un conflitto rinunci alla vendetta. (altro…)

Operazione Colomba – report mensile delle attività in Albania – settembre 2018

Situazione attuale

Purtroppo il mese di ottobre ha visto numerosi casi di violenza che hanno portato al ferimento e, in qualche caso, anche alla morte di alcune persone. Un ex-capovillaggio della zona di Burrel ha sparato ad altri uomini dopo una lite in un bar, uccidendo due operai comunali e un terzo uomo presente nel locale. La famiglia del colpevole ha dichiarato di provare grande vergogna per questo gesto e si è allontanata dal villaggio per timore di subire vendetta.

A fine mese, nella periferia di Tirana, un uomo ha provato a vendicare l’omicidio dei suoi due fratelli, avvenuto nel 2014. Secondo la polizia, il reo ha colpito il fratello dell’assassino dei suoi fratelli e ora è latitante. Questo atto di giustizia privata si è, quindi, consumato su un innocente ed è stato compiuto nonostante l’assassino fosse stato condannato all’ergastolo per il duplice omicidio del 2014.

Questo mese è stato poi registrato un caso, simile a quest’ultimo, che si è concluso con l’arresto di un latitante. Secondo le fonti, nel 2014 il latitante aveva provato a vendicare la morte del fratello, ucciso nel 2011 nella zona montana del Dukagjin. (altro…)

Operazione Colomba – report mensile delle attività in Albania – settembre 2018

Situazione attuale

Settembre si è aperto con una notizia tragica: un quindicenne ha accoltellato e ucciso un ragazzino di un anno più piccolo, a causa di una lite nata durante una partita di calcio. I giornali hanno poi riportato che il padre del giovane omicida ha spinto il figlio a questo gesto, dicendogli: “Se non lo fai, non sei un uomo!”. Inoltre, il 6 settembre un uomo è stato ucciso per vendetta. La vittima aveva ferito nel 2012 un altro individuo e l’omicidio è stato compiuto come forma di ritorsione per il danno precedentemente causato. Peraltro, la vittima era appena tornata dall’estero, dove aveva cercato asilo in quanto temeva di subire la vendetta, ma si era visto rifiutare la richiesta. Come per un caso simile avvenuto ad aprile, abbiamo stilato un appello e lo abbiamo inviato alle istituzioni locali e internazionali presenti in Albania, con la speranza che vengano prese le adeguate misure per garantire l’effettiva protezione delle persone coinvolte nel fenomeno della vendetta di sangue. In tutto il mese, abbiamo, infine, registrato diversi casi di ferimenti e omicidi legati a dispute sulla proprietà. (altro…)

Operazione Colomba – report mensile delle attività in Albania – agosto 2018

Situazione attuale

Nel mese di agosto sulla stampa albanese sono stati riportati numerosi conflitti, alcuni di essi sfociati purtroppo in omicidio. Il 10 agosto un uomo è stato ucciso a Scutari per motivi poco chiari e presumibilmente riconducibili, secondo la polizia, a un caso di vendetta di sangue che aveva già precedentemente causato la morte di quattro persone. Il 14 agosto, inoltre, è stato arrestato un latitante di 39 anni che, nel 1999, aveva ucciso due persone per vendetta. Il monitoraggio dei media permette la raccolta costante di informazioni relative alle violazioni dei diritti umani causate dalla pratica della vendetta di sangue. (altro…)