Le risposte del sindaco di Gramsh al questionario sulle vendette di sangue

The answers from the Mayor of Gramsh

Abbiamo il piacere di comunicarvi l’arrivo di nuove risposte al questionario redatto da noi volontari di Operazione Colomba all’interno della Campagna “Un Popolo Contro le Vendette di Sangue”. Come ormai sapete, il questionario è stato inviato a tutti i sindaci dell’Albania, da cui stiamo attenendo e pubblicando di volta in volta le risposte. Oggi è il turno di pubblicare le risposte del sindaco di Gramsh, Luljeta Kalem Dollani.

Le domande del questionario

1. Qual è la diffusione del fenomeno delle vendette di sangue (gjakmarrja e hakmarrja) nel territorio in cui lei è Sindaco?
a. Come viene percepito il fenomeno dalla popolazione?
b. Quanti casi ci sono nel comune/circoscrizione i cui lei è Sindaco?
c. C’è collaborazione tra l’amministrazione e gli altri enti sul territorio in cui lei è Sindaco?
2. In concreto, quali passi vuole compiere per il concreto sradicamento (eliminazione) del fenomeno della gjakmarrja e della hakmarrja, con riferimento specifico al territorio del comune/circoscrizione in cui lei è Sindaco?
3. Nel 2005 è stata emanata la Legge n. 9389 del 4 maggio 2005, che tuttavia non ha ancora ricevuto alcuna applicazione concreta, poiché mancano i regolamenti attuativi da parte dell’Esecutivo. Cosa intende fare per chiedere all’Esecutivo albanese di applicare tale strumento legislativo?

Le risposte del Sindaco di Gramsh

Qui di seguito vi pubblichiamo la traduzione della lettera completa con le risposte del Sindaco di Gramsh:

Vi ringrazio per la missione così importante che avete intrapreso, considerando che le vendette di sangue rappresentano ancora una ferita aperta in Albania.
Con piacere vi comunico che nel territorio del Comune di Gramsh le faide e le vendette di sangue non esistono. Questo fenomeno per i cittadini di Gramsh è un rudimento che appartiene solo al passato.
La faide e le vendette di sangue vengono considerate da parte dei cittadini di Gramsh come un fenomeno negativo ed è molto importante notare che questa visione appartiene sia ai giovani che alle generazioni più anziane. Sottolineiamo che le sensazioni legate alla vendetta appartengono solo a casi particolari, poco diffusi e duraturi.
Nel territorio di Gramsh si è registrato solo un caso di vendetta nel 1997, quando è stato ucciso un bambino di 9 anni. L’intera città di Gramsh ha condannato questa azione così negativa, non sono seguiti altri casi nel corso di questi ultimi 25 anni.
Il nostro municipio, in collaborazione con tutte le istituzioni e in particolare  con gli organismi di formazione ha l’obiettivo primario di educare le persone nella lotta contro la violenza. Lo slogan  “nonviolenza” è diventato il motto di impegno per tutti.
Grazie per la collaborazione.

Ringraziamenti

Ringraziamo il sindaco Luljeta Kalem Dollani per la sua collaborazione e per aver risposto in modo approfondito alle nostre domande. Consapevoli che il fenomeno delle Vendette di Sangue rappresenta ancora una realtà viva e concreta, noi volontari di Operazione Colomba continueremo a confrontare i dati, di cui il Sindaco gentilmente ci ha resi partecipi, con gli articoli dei maggiori quotidiani del Paese da noi raccolti negli ultimi anni. Nel congratularci per il lavoro di diffusione della nonviolenza intrapreso dal Municipio in collaborazione con le istituzioni, chiediamo nuovamente al Sindaco di Gramsh come, a suo avviso, l’Esecutivo possa mettere in pratica concretamente la Legge n. 9389 del 4 maggio 2005.