Report attività settembre 2016


SITUAZIONE ATTUALE

A settembre i quotidiani hanno riportato un caso di vendetta di sangue avvenuto per la proprietà di un terreno nella regione del Dukagjin. Qualche giorno dopo il delitto, l’autore si è costituito alle Autorità. reportsett2016Sempre più spesso la vendetta di sangue supera i confini nazionali. Infatti è stata data notizia dell’estradizione di un detenuto in Grecia affinché sconti la pena in un carcere albanese dopo un omicidio commesso per vendetta.

Inoltre, è stata rifiutata la protezione internazionale dal Tribunale amministrativo di Düsseldorf a un cittadino albanese, immigrato in Germania per sfuggire alla vendetta di sangue dopo aver scontato la pena detentiva per l’omicidio di una donna.

CONDIVISIONE, LAVORO E NOVITA’ SUI VOLONTARI

In questo mese, gli accompagnamenti in carcere hanno permesso alle persone in vendetta di visitare i propri familiari detenuti. A settembre ne abbiamo svolti due, uno dei quali fin dentro le mura del penitenziario per garantire a un padre di riabbracciare le sue bambine. Spesso infatti la nostra presenza dona un sorriso anche quando la situazione sembra impossibile.
Nel mese di settembre si sono poi svolte numerose attività di sensibilizzazione, come la consueta manifestazione mensile e la seconda tappa della campagna di sensibilizzazione nazionale “La Riconciliazione si realizza insieme” che il 29, 30 settembre e 1 ottobre si è concentrata nella capitale di Tirana e nella zona periferica di Kamëz. Con la manifestazione si sono ricordate le vittime del fenomeno delle vendette di sangue, invitando i passanti a scrivere sul “Libro del Perdono” una parola o una frase che definisse i concetti di perdono e riconciliazione.
Mentre, per quanto riguarda la seconda tappa della campagna, giovedì 29 settembre si è tenuto un incontro pubblico a Tirana dal titolo “L’eroe vero è colui che perdona”, con la presenza di Padre Gianfranco Testa, dello psicologo Fisnik Thorja e dello studioso del Kanun Tonin Çobani. Il giorno seguente ha avuto luogo una tavola rotonda con istituzioni e associazioni per studiare strategie concrete nella prevenzione e nella lotta del fenomeno delle vendette di sangue. Nel pomeriggio abbiamo realizzato un murales nella piazza della città di Kamëz, il quale è stato inaugurato il giorno successivo. Le attività si sono concluse il primo ottobre con la proiezione del film “La faida” a cui è seguito un dibattito sul tema delle vendette con Sindi Laçej, la protagonista femminile della pellicola.

L’organizzazione dell’evento di Tirana ha richiesto il contributo di molti volontari, che ci hanno supportato nella buona riuscita dell’iniziativa. Ringraziamo Sara per il suo ritorno e insostituibile apporto nella gestione del progetto. Un grazie anche a Giulia per il breve ma importante tempo trascorso insieme, sia per noi che per le famiglie che seguiamo. Un sentito ringraziamento a Padre Gianfranco Testa, che da tempo ci sostiene, non solo con la sua presenza ma soprattutto con i suoi profondi discorsi. Questo mese P. Testa ci è venuto a trovare insieme al suo amico e collega Antonio, che ci ha fatto conoscere più da vicino la cultura arbëresh e al quale noi abbiamo cercato di mostrare il più possibile quella albanese contemporanea.