Marzo 2015

SITUAZIONE ATTUALE

Nel mese di marzo in Albania si sono verificati diversi casi di hakmarrja e abbiamo registrato due casi di gjakmarrja.
I primi hanno avuto origine da futili motivi: una rissa, questioni legate alla proprietà, provocazioni verbali riguardanti l'onore.
I due casi di gjakmarrja si sono entrambi verificati all’estero, uno in Germania, per un conflitto risalente al 2010, nel quale è morto un ragazzo di 25 anni; l'altro in Italia, a Torino: dove è morto un uomo di 54 anni. Rispetto a quest'ultimo, nonostante i giornali italiani abbiano interpretato l’omicidio come atto mafioso, i quotidiani albanesi hanno ricostruito la vicenda alla luce del conflitto che coinvolge le famiglie dal 2005. Inoltre, si segnala l'arresto di un deputato albanese accusato di aver pagato diecimila dollari per l’uccisione di un uomo nel ’99. Anche questa vicenda pare essere collegata a una questione di vendetta di sangue.
Il 5 marzo 2015 il Parlamento albanese ha votato la “Risoluzione per la Prevenzione del fenomeno della vendetta di sangue in Albania”, affermando pubblicamente che il fenomeno della vendetta esiste, che è compito dello Stato affrontarlo ed eliminarlo e che gli stessi organi statali non si sono ancora impegnati a sufficienza. Il documento consta di due parti. Nella prima parte, il Parlamento, sulla base del rapporto dell’Avvocato del Popolo ammette l’esistenza del fenomeno e la sua diffusione sul territorio albanese, nonché condanna la mancata attuazione della Legge per l’istituzione di un Consiglio di Coordinamento contro la gjakmarrja del 2005, da parte degli organi statali. Nella seconda parte della Risoluzione, il Parlamento invece si rivolge direttamente ad alcuni interlocutori statali, chiedendo una fattiva collaborazione. Pertanto, emette raccomandazioni specifiche nei confronti delle Procure e degli organi di Polizia, del Ministero dell’Istruzione e dello Sport, del Ministero del Welfare e della Gioventù, e della pubblica amministrazione nella sua interezza per il funzionamento effettivo del Consiglio di Coordinamento.
Operazione Colomba è positivamente colpita da questa risoluzione del Parlamento che finalmente si impegna pubblicamente e in via ufficiale nella lotta al fenomeno della vendetta di sangue. In particolare, la raccomandazione a “rafforzare la cooperazione e il coordinamento […] con le organizzazioni non governative per la prevenzione di hakmarrja e gjakmarrja” apre interessanti prospettive di collaborazione con le Istituzioni locali e nazionali.
I quotidiani albanesi hanno riportato anche un caso di hakmarrja in Kossovo e la rete televisiva kossovara KTV ha trasmesso, durante il programma “Cosmo”, una puntata intitolata “Në kërkim të faljes” (alla ricerca del perdono). Durante questa trasmissione si è riflettuto sul fenomeno della vendetta di sangue in Kossovo che purtroppo continua ad essere presente. È stata raccontata la storia di un conflitto nato nel 2000 e si è cercato di analizzare i metodi che possano favorire una concreta mediazione tra le famiglie coinvolte.
La rete televisiva Polacca TVP, in data 25 Marzo, ha dedicato una puntata della sua rubrica “Po prostu” (in poche parole) al tema delle vendette di sangue.
A Scutari, il gruppo di studenti universitari “Jëte Studentore Shkodër” ha organizzato dal 12 marzo al 2 Aprile un piccolo festival: “CONNECT 2015”. Un evento che ha coinvolto i giovani studenti di Scutari in una serie di attività; tra queste è stato anche promosso un concorso per videoclip a tematica sociale. Uno dei video caricati in rete ha affrontato il tema delle vendette di sangue.

CONDIVISIONE E LAVORO

Nel mese di marzo i volontari di Operazione Colomba hanno intensificato le visite presso le famiglie in vendetta. Scopo delle visite è stato accompagnarle verso la riconciliazione attraverso il dialogo e la condivisione del dolore. Durante le ultime visite è stato affrontato il tema del perdono, prendendo come riferimento il corso di Padre Gianfranco Testa e una frase di Papa Francesco che è stata portata in dono in concomitanza della festa di Pasqua. I volontari hanno riflettuto con le famiglie sul significato della parola “perdono”, nutrendo in loro la capacità di vedere la situazione di cui sono vittime sotto un'altra prospettiva e quindi favorendo la speranza in un reale cambiamento.
Inoltre sono state fatte visite “di mantenimento” per abbassare lo stato di tensione e rafforzare il lavoro fatto in precedenza. Alcuni di questi sforzi sono stati dedicati in particolare ad un caso conflittuale scoppiato diversi anni fa su cui, giorno dopo giorno, i volontari si impegnano in modo da facilitare i passi verso un concreto riavvicinamento delle parti.
Il perdono è stato anche il tema della manifestazione mensile, svoltasi a Scutari, il 12 marzo. Come ogni mese l’evento ha visto coinvolti i volontari di Operazione Colomba e i ragazzi del Gruppo Giovani per sensibilizzare la società civile sul tema della Riconciliazione. L’arrivo della primavera ha ispirato il nuovo tema: “la Riconciliazione è una rinascita meravigliosa!”. Ai numerosi passanti che hanno preso parte alla manifestazione, circa 140, è stata fatta questa provocazione: che cosa può far rifiorire la Riconciliazione nel tuo cuore e in tutta l’Albania? Ognuno ha scritto una parola o un piccolo messaggio sopra un petalo colorato che poi è stato attaccato su un cartellone dove erano disegnati degli steli non ancora fioriti. Alla fine della manifestazione sono fioriti simbolicamente due bellissimi giardini colorati. Questa è anche la nostra speranza: come con tanti fiori viene la primavera, così con molto perdono viene la Riconciliazione.
Come ogni mese i volontari si sono recati per qualche giorno nella regione di Tropoja cper visitare alcune famiglie e continuare la collaborazione con le istituzioni e la Chiesa locale.
Sono stati effettuati due interventi di supporto sanitario e due accompagnamenti in carcere.
Sono proseguiti gli incontri del Gruppo Ragazzi, che a marzo si è riunito due volte.
L'obiettivo del primo incontro è stato quello di definire modalità, scopi, ruoli e preparare il materiale necessario in vista della manifestazione mensile.
Durante il secondo incontro, è stata invece organizzata un’uscita con i ragazzi presso il Santuario di S. Antonio a Laç. Linea guida della giornata è stato il tema del perdono, coniugando una fase di riflessione con una fase di attività.
Si stanno organizzando una serie di incontri per preparare i ragazzi a presentare ad altri gruppi di giovani il cortometraggio e il lavoro svolto con Operazione Colomba in questi anni: l’obiettivo finale è quello di affidare a loro, sempre più in prima persona, il compito di essere testimoni di Pace e di Riconciliazione.
Da segnalare la conferenza, avente ad oggetto il tema delle vendette di sangue, organizzata in data 27 Marzo dall’OSCE in Albania e dall’Avvocato del Popolo, presso l’Università di Scutari.
Operazione Colomba è stata invitata a presiedere la conferenza al tavolo con le altre istituzioni. Nel corso dell’incontro hanno posto particolare attenzione sulla distribuzione numerica del fenomeno e quale strategia adottano i vari operatori per arginare il fenomeno. Operazione Colomba ha avuto quindi l'occasione di: spiegare il proprio metodo di lavoro con le famiglie, la società civile e le istituzioni; invitare ad una visione più ampia del fenomeno, capace di coinvolgere sia le famiglie “inchiodate” (sotto vendetta), sia le famiglie che necessitano di percorsi di superamento della rabbia e del dolore dovuti alla perdita di un parente; ribadire la necessità di promuovere in tutta la società civile una cultura di Pace e Riconciliazione; sollecitare le istituzione e le associazioni a continuare la collaborazione congiunta. In attesa dell’applicazione della Legge per l’istituzione di un Consiglio di Coordinamento contro la gjakmarrja del 2005, l’Avvocato del Popolo, alla fine dell’incontro, ha proposto la creazione di un piccolo comitato a Scutari per combattere il fenomeno delle vendette di sangue e ha dato appuntamento al prossimo 15 Aprile per tornare tutti insieme a parlare e a lavorare su questo tema. Operazione Colomba non mancherà di certo.

VOLONTARI

Nel mese di marzo ci sono stati molti cambiamenti in Casa Colomba! In particolare è giunta da Bari Maria, che con curiosità ed entusiasmo si è subito fatta notare.
Abbiamo salutato, ma solo per poco, Sara, la nostra volontaria di lungo periodo che a marzo ha fatto un mese di stacco e tornerà in Albania dopo Pasqua.
Inoltre abbiamo salutato altri due importanti volontari che hanno terminato i loro tre mesi, Elia e Paolo, che sono tornati in Italia. Li ringraziamo molto per aver contribuito con passione al progetto, portando l’uno riflessività e pacatezza e l’altro entusiasmo e allegria.
Tra i volontari di questo mese va ringraziato il “Gruppo Ragazzi”, che ha collaborato attivamente alla riuscita delle nostre attività. Un ringraziamento speciale va a Sokol B., mediatore culturale e fondamentale interprete della cultura albanese, e a Francesca K. che da anni supporta tutte le attività di sensibilizzazione condotte da Operazione Colomba.