Settembre 2015

SITUAZIONE ATTUALE

Il mese di settembre si è aperto con un caso che vede coinvolto il deputato Armando Prenga in un eclatante episodio di violenza tra clan rivali: pare che l'esponente politico abbia ferito un uomo con un’arma da fuoco per l'attribuzione di un appalto. Segnaliamo inoltre un altro caso degno di nota: in un villaggio vicino a Tirana è stato ucciso un uomo per un conflitto di proprietà che aveva già mietuto due vittime nel 2012. In quello stesso anno, una delle parti in conflitto, aveva lanciato un appello all’ex primo ministro Sali Berisha in cui si chiedeva di intervenire “affinché fossero prese decisioni concrete in merito, in modo da non dover ricorrere al Kanun”.


CONDIVISIONE, LAVORO E NOVITA' SUI VOLONTARI

Come ogni mese, anche a settembre i volontari di Operazione Colomba sono stati vicini alle famiglie vittime del fenomeno delle vendette di sangue. Provando a condividere con loro il dolore della perdita, ad incanalare i moti di rabbia in un processo costruttivo di perdono e riconciliazione nonché a confortare chi si sente sotto minaccia, i volontari sono andati in visita ogni giorno dalle famiglie per essere vicini alla loro sofferenza. Come nel caso dei due accompagnamenti in carcere che sono stati compiuti questo mese, quando ci si è recati con alcune famiglie a visitare i familiari detenuti. La condivisione dell’ansia, della gioia di rivedersi, dell’attesa di fronte a un cancello chiuso, dei lunghi silenzi e della tristezza una volta usciti, è uno strumento importante per rafforzare i rapporti di fiducia, che aiutano il processo di rielaborazione del dolore. Un altro momento di avvicinamento è stata la partecipazione ai festeggiamenti per un Santo protettore, voluti da una delle famiglie colpite dal fenomeno; alcuni volontari si sono recati in visita nel villaggio di origine del clan familiare in una remota zona delle montagne del Nord. Parimenti, due altri volontari hanno accompagnato un capofamiglia e sua moglie in un’escursione nel vicino Montenegro, nell’ottica di alleviare il loro dolore per la perdita del figlio.
Il lavoro diretto con le famiglie necessita della sensibilizzazione della società civile e delle istituzioni. Per questo motivo, anche a settembre si è svolta la consueta manifestazione contro le vendette di sangue nel centro di Scutari.
Questo mese i volontari si sono ispirati alle sagge parole di Gandhi che invitano a mantenere i pensieri positivi così da agire in maniera positiva. I volontari hanno, quindi, voluto invitare la popolazione ad agire affinché pensieri positivi favoriscano la diffusione di messaggi di riconciliazione.
Sempre sul fronte della sensibilizzazione della società civile, dopo la pausa estiva, sono ricominciati gli incontri di “Alleanza per la vita”, la rete di associazioni di cui Operazione Colomba fa parte allo scopo di eliminare il fenomeno delle vendette di sangue.
Proseguono poi gli incontri del Gruppo Ragazzi, con il quale sono stati organizzati incontri pubblici e attività esterne di coinvolgimento di altri giovani sensibili al fenomeno delle vendette di sangue.
Di pari passo, Operazione Colomba in Albania ha portato avanti la sua Campagna di sensibilizzazione dal titolo “Un popolo contro le vendette di sangue”, il cui scopo è quello di interpellare direttamente i sindaci albanesi sulla questione delle vendette di sangue e chiedere loro di agire per debellarlo.
Il 30 settembre è scaduto il termine massimo per ricevere le risposte al questionario elaborato dai volontari. Nel mese di ottobre verranno elaborati i dati e sarà redatto un report sui risultati della Campagna, che poi sarà inviato a tutte le istituzioni nazionali e internazionali. Nel frattempo, i risultati parziali sono già stati consegnati alla sede dell’Unione Europea in Albania, in vista dell’elaborazione del Progress Report finalizzato all'ingresso nell’UE. Sempre sul fronte istituzionale, i volontari hanno conosciuto il nuovo procuratore di Scutari, con il quale hanno discusso di un caso di omicidio irrisolto, relativo a una famiglia vittima del fenomeno. Speriamo che ne possa nascere una collaborazione proficua.