Nel nome di Maria contro la Gjakmarrja

Da Gazetaidea.com, 20 GIUGNO 2012

Ci uniamo in rtaduno: nel nome di Maria contro la Gjakkmarja (vendetta di sangue ndt)

Tirana- Maria era una ragazza molto bella. Ma lei non ha avuto il tempo di crescere e farsi ancora più bella. Lei non ha vissuto più di 17 anni, perché la sua vita è stata strappata dalla grandine dei proiettili che sono arrivati da dietro dei cespugli che da secoli lavano quello che si chiama anche “la presa del sangue”. La presa del sangue di un uomo, un tempo serviva per stabilire la giustizia secondo il principio “sangue per sangue”, mentre oggi di un uomo che non passa per la giustizia del Codice Penale ma chiede di ristabilire la giustizia secondo un principio di mille anni fa . L'omicidio di Maria del villaggio di Pult nel Dukagjin è il crimine più grave che è successo negli ultimi anni. Questo è il più grave di ogni altro crimine indipendentemente dai motivi. Ma a questo omicidio è stato seguito un totale silenzio. Molti dei mass media hanno resa nota questa notizia, questo avvenimento come se si trattasse di una delle decine di incidenti che succedono per le strade dell'Albania ogni settimana. Mentre trovano posto nelle prime pagine dei giornali tutte le donne che hanno cambiato uomo questa estate, non si è trovato posto per la fotografia di Maria. Per alzare la voce e per affermare che la società ha la sua parte di responsabilità in quello che è successo in questo paese, Alternativa Civile organizzerà questo pomeriggio, mercoledì, un raduno-omaggio per l'anima di Maria e una manifestazione -protesta per la durezza di cuore degli altri. Decine di altre organizzazioni della società civile sono unite con questa iniziativa. Senza inviti concreti la manifestazione in omaggio di Maria è la prima di questo genere e la prima prova della società albanese. L'evento è stato organizzato soltanto su inviti sui social network e sulla rete, in modo come si organizzano altre manifestazioni simili in tutto il mondo, principalmente nei paesi arabi, dove centinaia di migliaia di persone senza bisogno di inviti ufficiali, scendono in piazza per protestare contro le dittature. Mercoledì alle 19.30, nella piazza di fronte alla Piramide a Tirana, si accenderanno ceri e si metteranno fiori e si pregherà per lo spirito di una ragazza che se ne andata prima che sua vita potesse iniziare. Invitando tutti a venire a questo raduno aspettiamo di vedere una consapevolezza della società, uno suo risveglio, per mostrare che questa non protesta soltanto quando le manifestazioni sono guidate dalla politica.