In Cile un’attivista Mapuche è scomparsa misteriosamente in circostanze sospette, riaccendendo il dibattito sulla persecuzione dei difensori delle terre ancestrali. La sua comunità chiede giustizia, mentre le indagini procedono tra silenzi e incertezze.
L’8 novembre 2024, Julia Chuñil Catricura, leader e attivista Mapuche di 72 anni, esce di casa in cerca di alcuni animali insieme al suo cane Cholito, su una collina nei pressi di Máfil, Regione de Los Ríos, nel centro-sud del Cile. Da allora di lei non si hanno più notizie.
Julia Chuñil è la Presidente della comunità indigena Putraguel, dove si è distinta per la sua lotta per i Diritti ambientali, in particolare per la protezione di circa 900 ettari di foresta nativa. Proprio la difesa della terra della sua comunità le è valsa numerose minacce e vessazioni, andate avanti per anni. Come riportano numerose testate locali, il terreno rivendicato dalla comunità Putraguel è stato, infatti, oggetto di contesa con un imprenditore locale interessato alla vendita del legname, discendente di uno dei più noti coloni tedeschi del XIX secolo, nonché beneficiario del processo di acquisizione delle terre sotto la dittatura di Pinochet.