C/S: Grecia, fascisti e polizia a caccia di profughi.

Comunicato Stampa
GRECIA/PATRASSO: Fascisti e polizia a caccia di profughi. L'Italia non rimandi indietro i profughi provenienti dalla Grecia e accolga le raccomandazioni del Commissario Europeo per i Diritti Umani e del Relatore speciale delle Nazioni Unite sui diritti umani dei  migranti.

Dal 15/09/2012 al 23/09/2012 un'equipe di 4 persone, appartenenti alla Comunità Papa Giovanni XXIII e ad Operazione Colomba, sono stati di nuovo in visita a Patrasso per osservare da vicino la situazione dei profughi afgani presenti nella città.

Li abbiamo cercati nei posti più isolati; si sono condivisi momenti drammatici con 192 di loro tutti giovanissimi, 25 di loro erano minorenni e tra questi un bambino di soli 10 anni.
Ormai dall'inizio dell'anno stanno sempre più nascosti, e sono sempre più esasperati dal clima di intolleranza e dalle condizioni insostenibili di vita a cui sono costretti in fabbriche fatiscenti,campeggi in disuso,vecchie ville inutilizzate, case abbandonate, parchi degradati,canneti fangosi, e sottopassaggi autostradali dimenticati, privi di tutto; ma abbiamo incontrato tanti altri migranti di diverse nazionalità  Eritrea, Sudan, Algeria, Marocco, Tunisia, Nigeria, Libia. Non esistono statistiche ufficiali a Patrasso, qualcuno dice che in totale siano un migliaio altri duemila. Sono i 'fantasmi' della città.
Siamo testimoni di come i profughi vogliano scappare e tentino continuamente di imbarcarsi illegalmente, aggrappandosi sotto i camion o cercando di entrare all'interno del carico, sulle navi dirette in Italia. Quelli che ci sono riusciti come tanti ci riferiscono, vengono ancora re-inbarcati sullo stesso traghetto e rimandati indietro.
Neppure l'integrità fisica dei migranti è garantita. Abbiamo constatato come gli attacchi razzisti-fascisti siano frequenti, intervistando diversi migranti feriti, così come quotidiane sono le retate della Polizia, in soli due giorni abbiamo visto scomparire per arresto, in un gruppo di 20 persone, 10 di loro.
Gli attacchi da parte di gruppi estremisti violenti di estrema destra nei confronti dei profughi sono costanti in tutto lo Stato, secondo i dati informali raccolti gli attacchi fascisti contro i profughi sarebbero stati almeno 500 nei primi 6 mesi del 2012, ed in continuo aumento. Dati che tuttavia rimangono in ogni caso parziali dal momento che i profughi vittime degli attacchi raramente sporgono denuncia alle autorità di polizia competenti, per paura di essere arrestati a loro volta per mancanza di documenti.
L'operazione di polizia, denominata “Xenos Zeus” avvenuta durante l'estate, ha poi portato un giro di vite senza precedenti nei confronti degli immigrati clandestini che vengono braccati e rastrellati continuamente. Secondo quanto riferito da fonti della polizia, nell'ambito di tale operazione sarebbero stati fermati per controlli 7.361 stranieri e 1.596 di essi sono stati arrestati perchè trovati senza documenti in regola.
I profughi hanno capito che l'unico modo per sopravvivere è quello di essere il più possibile “invisibili” agli occhi della polizia e dell'estrema destra e coltivare il sogno di scappare verso l'Italia e gli altri paesi europei.“Fantasmi”,isolati e nascosti, ben lontani da ogni qualsiasi minima tutela.
A seguito dell'attività di monitoraggio e a causa della situazione incontrata durante la permanenza nella città di Patrasso ci appelliamo pertanto alle autorità italiane affinché:

 

  • accolgano, in tal senso, il monito recentissimo del commissario ai diritti umani del Consiglio d’Europa, Nils Muižnieks fatto all'Italia affinchè si astenga dall'eseguire rimpatri automatici verso la Grecia (Rapporto pubbl. settembre 2012) nonché della raccomandazione che il Relatore speciale delle Nazioni Unite sui diritti umani dei migranti, François Crépeau l'8.10.12 ha rivolto alle autorità italiane: “Nella sentenza M.S.S. c. Grecia, la Corte europea dei Diritti umani ha stabilito che la Grecia non è un paese sicuro ai fini del rimpatrio dei richiedenti asilo; alla luce di questa sentenza e delle stesse testimonianze raccolte dai migranti che hanno attraversato la Grecia e che mi hanno informato in merito agli episodi di estrema violenza xenofoba nei loro confronti, auspico che l’Italia vieti formalmente la pratica dei ‘respingimenti’ automatici informali verso la Grecia.”

 

  • vengano accolti in Italia non solo i minori ma anche gli adulti profughi, afgani e non, che arrivano illegalmente nei porti italiani e si ponga fine alle prassi portuali di 'respingimenti' informali in base agli accordi di riammissione in Grecia.
  • Chiediamo inoltre alle Istituzioni Italiane l'impegno di rafforzare ed instaurare strumenti di cooperazione con la Municipalità di Patrasso sul flusso migratorio dalla Grecia verso i porti italiani, dando corso a scambi ufficiali di dati, affinché i profughi non restino nell'invisibilità e in balia delle speculazioni dei trafficanti di uomini.


Per l’Associazione “Comunità” Papa Giovanni XXIII
Il Responsabile Generale
Giovanni Paolo Ramonda


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