In uscita: Dalla Guerra alla Riconciliazione

Italia

Se durante il conflitto armato Jugoslavo una signora di etnia serba che ha convissuto per anni con comunità croate e bosniache ti dicesse “dimostramelo tu che sarà ancora possibile vivere insieme”, cosa faresti? All'inizio degli anni '90 alcuni obiettori di coscienza hanno risposto a questo appello entrando nella guerra in ex-Jugoslavia disarmati per vivere al fianco delle vittime della violenza. In questo modo è nata l'esperienza italiana di Operazione Colomba, il Corpo Nonviolento di Pace della Comunità Papa Giovanni XXIII, che da oltre vent'anni realizza interventi di peacekeeping, peacemaking e peacebuilding civile nonviolento nelle zone di conflitto armato di tutto il mondo. Attraverso la condivisione diretta della propria vita con le vittime della guerra e l'adozione della metodologia nonviolenta con tutte le parti coinvolte nel conflitto, i volontari di Operazione Colomba hanno attivato processi di riconciliazione ricreando le basi di una coesistenza pacifica in diversi contesti di scontro armato. Le parole di un ragazzo del Kosovo che ha partecipato ad uno di questi percorsi sono indicative: «Il processo di riconciliazione deve partire dalla sofferenza della gente. Albanesi e serbi dovrebbero incontrarsi e dirsi reciprocamente: “Sì abbiamo sbagliato ed entrambi abbiamo sofferto per i nostri errori”». Il libro di Giulia Zurlini Panza, pubblicato dal Centro Gandhi Edizioni all'interno della collana “Quaderni Satyagraha”, descrive tali interventi dimostrando l'efficacia di una difesa civile nonviolenta alternativa a quella militare.

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Guarda l'intervento di Giulia Zurlini al Convegno "La miglior difesa è la Pace"
Rimini, 15/02/2014