Nord Uganda

NORD UGANDA

Estratti da "Daily Monitor" - 14 luglio
“Un anno di trattative inizia a dare risultati”
[...] Nuovi negoziati sul “meccanismo di realizzazione”  formeranno l’ultima parte dei punti dell’agenda che dovranno stabilire in che modo punire tutti coloro che hanno commesso atrocità da entrambe le parti nel ventennale conflitto che ha rovinato gran parte del Nord Uganda.

[...] Ma il 29 giugno le cose sono cambiate con il “parziale” accordo su responsabilità e riconciliazione. [...] E’ stato raggiunto un accordo su una comprensiva, indipendente e imparziale analisi della storia e delle manifestazioni del conflitto nord - ugandese , specialmente sulla violazione dei diritti umani e sui crimini commessi durante il corso del conflitto, che sarà un ingrediente essenziale per raggiungere una riconciliazione a tutti i livelli. E questi individui saranno incoraggiati ad assumersi le proprie responsabilità per la loro condotta durante la guerra. Le parti accordano sul fatto che i meccanismi tradizionali [...] dovrebbero essere promossi con necessarie modifiche, come parte centrale della struttura del punto su responsabilità e riconciliazione.
[..] Gli agenti statali come UPDF, polizia e altri, dovranno essere soggetti agli esistenti processi di giustizia criminale e non a speciali meccanismi di giustizia come il Mato Oput e misure di giustizia formale criminale e civile saranno applicate ad ogni individuo accusato di aver commesso seri crimini o violazioni di diritti umani durante il corso del conflitto. Comunque il diritto individuale ad una giusta e regolare udienza e a un processo sarà ogni volta protetto, dice il documento, aggiungendo che i testimoni dovranno essere protetti da persecuzioni e intimidazioni durante la loro testimonianza. [..] La realizzazione del terzo punto avverrà in due parti, dice il capitano Ba-Hoku Barigye, portavoce della delegazione di pace del governo. La fase uno è l’accordo sui principi di responsabilità e riconciliazione; la fase due è, dopo la consultazione con tutti gli interessati, la promulgazione di un testo annesso su come si dovrà procedere per la realizzazione vera e propria. Ma un osservatore di Human Rights Watch sostiene che alcuni crimini molto seri non potranno venire puniti in maniera sufficiente specialmente sotto un sistema di giustizia tradizionale. L’accordo del 29 giugno, prevede che una “corte formale” in Uganda, eserciterà giurisdizione sugli individui che si sono resi responsabili per i crimini più seri. La Corte Criminale Internazionale favorisce, dove possibile, un processo nazionale. Questo processo comunque, dovrebbe incontrare le seguenti sostanziali linee guida: credibile, indipendente e imparziale, essere aderente agli standard della giustizia internazionale e sanzionare in modo appropriato a seconda della gravità del crimine. [...] “Il governo guarda solo alle ‘responsabilità e riconciliazione’dall’angolo dell’LRA e delle vittime, come se il governo stesso non dovesse dare spiegazioni per le sue azioni che hanno portato alla perdita di vite umane”, dice Ayo Goddfrey, delegato dell’LRA per l’informazione, “secondariamente il governo ammette esserci un problema politico che richiede una soluzione politica”. [...]