Nessun fiore per Amal

Italia - Dopo un bombardamento su un ospedale supportato da MSF in Siria (28 novembre 2015)

E' morto Amal,
era un bambino mi hanno detto, o forse una bambina...
insieme a lui altre decine di morti tra donne, malati, alcuni erano medici e infermieri.
E' accaduto qualche settimana fa... il fuoco, le bombe, le urla, il fumo accecante e pungente, rumori assordanti di muri che crollano, di tetti incendiati…

eppure la morte di Amal e di tutti gli altri, sembra non abbia fatto nessun rumore…
nessuno o ben pochi l'hanno sentita….
Nessuno ha pianto lacrime mediatiche, nessuno ha detto “mio Dio che orrore, ci hanno colpiti, feriti, attaccati, spaventati...”.
Amal è morto qualche giorno fa in Siria, ma era già morto a inizio ottobre in Afghanistan e tra una morte e l'altra ne aveva subita una ulteriore in Kurdistan o chissà dove...
E' morto sempre allo stesso modo: ucciso
La sua morte e quella delle altre 50 persone sono state provocate da un attacco terroristico...
non si chiama forse così un attacco generante terrore?
O forse non si chiama terroristico se a commetterlo è il “fuoco amico”!?
Sì, perché queste morti sono state causate dalla forze armate degli Stati Uniti...
bombardamenti aerei su civili inermi...
Amal e le altre persone erano in un ospedale di Medici senza Frontiere, edifici identificabilissimi… uno dei sopravvissuti ha raccontato di aver subito avvisato le autorità competenti che stavano bombardando un ospedale!!!
Non è servito a nulla, doppio bombardamento, nessuno stupore, nessuno in Europa credo, ha pianto,  nessun funerale di Stato, nessuna parola di cordoglio, nessun Capo di Stato ha stretto le mani dei genitori di Amal…
sarà perché Amal e tutti gli altri non erano francesi o italiani?
O sarà perché siamo  tutti concordi con la spiegazione ufficiale data da Obama: “siamo spiacenti per questi “danni collaterali”… stiamo combattendo contro l'Isis, insomma, che si pretende!?!?
Sarà solo una questione di vocabolario… Amal è un effetto collaterale…
i morti dell'attacco a Parigi sono invece vittime... sottigliezze linguistiche o decisioni politiche profondamente radicate sull'ingiustizia?
Doveroso dolore per la strage della capitale francese, “doveroso” silenzio per le centinaia di morti che in tutti questi anni gli alleati hanno provocato con la loro risposta armata colpendo innocenti e mi permetto di innalzare la loro dignità almeno a vittime, visto che i loro nomi ci sono del tutto sconosciuti e non ci sono né fiori, né candele a ricordarli.
Gli unici a sollevare proteste sono stati sicuramente i colleghi, loro sì hanno pianto e hanno chiesto il perché di tanto terrorismo, ma lo scandalo e lo sconcerto non credo abbiano interessato molto.
Così Amal è morto, il prezzo di questa violenta lotta contro i “cattivi”, ucciso dai “buoni” per il bene dell'umanità... non  abbiamo nemmeno detto grazie per il sacrificio della sua vita e di quella di tutti gli altri.
Amal vorrei chiederti perdono perché noi non siamo i “buoni” ma spesso invece siamo i codardi, quelli che stanno zitti perché è più facile pensare a se stessi che pensare in grande.
Pensare in grande: scendere tutti in piazza e occupare le fabbriche che producono armi, entrare nel Parlamento e non uscire finché non si dichiari pace a tutto il mondo, digiunare e cantare fino a che non sia fatta giustizia e ci sia libertà, disposti a dare la vita per gli altri e non a toglierla per salvare la nostra…
ma no Amal questa si chiama utopia, meglio la realtà di oggi... siamo in guerra, produciamo armi, le vendiamo e le spediamo con le nostre navi e con i nostri aerei, cerchiamo alleati più forti perché sgancino più bombe, abbiamo dichiarato guerra al mondo… e il mondo scappa verso di noi a cercare salvezza!
Nessun fiore per te Amal... il tuo nome vero non lo so, ho scelto questo che in arabo significa “sperare”.

N.B. nel 2015 sono morti in Siria, secondo l'Osservatorio siriano per i Diritti Umani, 20.977 civili di cui 2574 bambini e 1944 donne... anche per loro nessun fiore.