Emergenza Kossovo: il 10 dicembre dobbiamo essere in tanti!

Emergenza Kossovo: il 10 dicembre dobbiamo essere in tanti!

Cari amici,
ancora una volta in pochi mesi siamo noi volontari del Kossovo a chiedervi aiuto. Lo facciamo perchè il prossimo mese potrebbe rappresentare un momento critico per il Kossovo.
Dopo 8 anni di amministrazione internazionale la popolazione vede frustrate le proprie aspettative.

Gli abitanti di etnia albanese dopo anni di promesse esigono ora che sia concessa l'indipendenza, in essa ripongono sogni di una vita "normale" rappresentata da un aumento dell'occupazione e della sicurezza circa il proprio futuro. Gli abitanti di etnia serba per contro vivono con terrore la prospettiva di un Kossovo indipendente dove non sentono garantiti i propri diritti e dove una politica poco realista fa ancora credere loro che sia possibile tornare indietro ad un Kossovo sotto la sovranità serba. Le altre etnie presenti in Kossovo, spesso discriminate e guardate con sospetto dall'una e dall'altra parte, rischiano di trovarsi nuovamente stritolate tra le due opposte rivendicazioni.
Il 10 dicembre dovrebbero concludersi gli ennesimi colloqui fra la delegazione serba e quella albanese. Tutto fa pensare che un accordo NON ci sarà.

Le autorità albanesi reagiranno probabilmente dichiarando l'indipendenza unilateralmente. Già da tempo in Serbia si parla di formazioni paramilitari pronte ad entrare in Kossovo mentre da parte albanese pare siano attivi dei gruppi armati fuori dal controllo istituzionale. La tensione potrebbe trasformarsi in scontro o in manifestazioni violente. Gli albanesi in zona a maggioranza serba e i serbi nelle zone a maggioranza albanese vivranno questi momenti con paura. Per stare al fianco delle persone e soprattutto dei più deboli abbiamo in mente un'azione ad hoc.

Questa azione ha lo scopo di rafforzare la presenza dell’Operazione Colomba, in caso di aumento della tensione, a Goraždevac, Belo Polije e in tutte le comunità probabilmente minacciate nella regione di Peja-Peć. La presenza di volontari esperti, che potrebbero creare una sorta di Task Force d’emergenza, avrebbe lo scopo di rafforzare la presenza appunto a Goraždevac e ipoteticamente aprirne una, solo nella fase di emergenza, a Belo Polije. Una parte delle risorse dovrebbero essere messa a disposizione per monitorare eventuali situazioni d’emergenza anche al di fuori dell'area di Peja-Peć.

L'idea di stabilire questa presenza temporanea e straordinaria nasce anche dalle richieste dei nostri amici kossovari appartenenti alle diverse etnie. Il nostro essere accanto a loro come alle famiglie e ad ogni persona a noi conosciuta o sconosciuta è un tributo alla speranza e un contributo concreto affinche’ siano scongiurati episodi di violenza.

Questo gruppo di intervento d’emergenza dovrebbe essere formato da dieci - quindici volontari che hanno già fatto esperienza con l’Operazione Colomba prevalentemente in Kossovo ma anche da qualche volontario che abbia fatto esperienza in Palestina dove la tensione è costantemente alta.

Per questo chiediamo, a chi abbia già fatto un’esperienza con la Colomba, di partecipare a quest'azione per poter essere pronti a difendere gli indifesi. A chi non se la sente o non ha esperienza sufficiente chiediamo di supportarci a distanza facendo circolare le notizie che veicoleremo dal Kossovo.

Vi preghiamo di rispondere numerosi perchè chi è stato in Kossovo nel ‘99 sa che se invece di una presenza sola, con quattro volontari, fossimo stati centinaia, in centinaia di posti, forse avremmo potuto evitare molte violenze che hanno poi rafforzato il muro di odio che tuttora divide le comunità.

L’ipotesi di presenza va dal 5, 6 dicembre fino al 15 o 20 a seconda delle disponibilità.


Per informazioni e adesioni:

Laura Zanardi
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cell 340 56 97 531