Riponi la spada nel fodero

Questa frase densa di significato detta da Gesù a Pietro quando, per difenderlo durante la sua cattura, tira fuori la spada, anche quest'anno si è arricchita di vita e concretezza. Mentre ci facciamo gli auguri di Pasqua in Siria ed in altri paesi dell'area del Nord Africa e del Medio Oriente i giovani subiscono persecuzione e morte per la loro scelta di lottare per la democrazia e la giustizia senza usare violenza.


Solo due mesi fa la società egiziana trainata dai giovani si è liberata del presidente-dittatore Mubarak riponendo la spada nel fodero.
Lo scorso novembre in Birmania Aung San Suu Kyi, dopo la sua liberazione, ha speso parole di lotta e di riconciliazione.
Pochi giorni prima il presidente serbo a Vukovar, in Croazia, ha pronunciato parole sorprendenti di scuse, perdono e riconciliazione nei luoghi simbolo degli eccidi dei croati ad opera dei serbi, durante la guerra nell'ex-Jugoslavia.
Ancora ricordiamo e celebriamo l'esempio quotidiano di tante piccole comunità e villaggi, noti e meno noti, come quelli di At-Tuwani, di Al Masara e di Bi'lin in Cisgiordania, la Comunità di Pace di San José de Apartadò in Colombia e altre ancora e tanti uomini e donne, anonimi, che hanno fatto della nonviolenza la loro forma di lotta e di resistenza.
Tutti, grandi e piccoli, accomunati da un impegno che non ha chiesto di tirare fuori la spada dal fodero ma di donare la propria vita per la giustizia e la verità.
Per chi crede è un ulteriore presa d'atto che la storia sta andando verso la Resurrezione e la Vita, per chi non crede è la prova che l'amore è più forte della bomba atomica, come ci ha testimoniato Gandhi.
Per tutti la Pasqua ci ricorda che lottare senza violenza vuol dire elevarsi ai livelli alti dell'esistenza per costruire una pace duratura e lungimirante.
"Riponi la spada nel fodero" diventa allora il messaggio che ci possiamo portare a casa da questa Pasqua, se vogliamo che non sia un atto celebrativo ma un evento costruttore di vita e di rinnovamento.
A tutti e a ciascuno un sincero augurio.
Cristo è veramente Risorto.

Antonio De Filippis
Operazione Colomba