Comunicato Stampa

I volontari di Operazione Colomba che operano in Albania hanno lanciato, il 12 marzo 2013, una campagna semestrale di raccolta firme da presentare alle istituzioni e ai media albanesi ed internazionali. La raccolta firme servirà per sensibilizzare la cittadinanza e promuovere una decisa presa di posizione contro il fenomeno delle vendette di sangue.

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Comunicato Stampa

Il 23 agosto 2012, Gijn Gurj è stato ucciso, nel piccolo villaggio di Bardhaj, per “vendetta di sangue” (l’onore perduto, a causa di una lite o per l’uccisione di un parente, deve essere pagato con un altro omicidio). Aveva 20 anni e insieme alla sua famiglia era in stato auto reclusione (cioè vivevano chiusi in casa per rispetto alla famiglia rivale e per la conseguente  paura di essere uccisi) da quando, 4 anni fa, il cugino di Gijn, Pllumbë, in seguito ad una rissa, ha ucciso un altro ragazzo ed è stato arrestato.

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Comunicato Stampa
Vendette di sangue in Albania: fenomeno tutt'altro che “vicino alla scomparsa”

Scutari, 1 luglio - Da alcuni giornali albanesi apprendiamo una dichiarazione del capo del governo albanese Sali Berisha al Consiglio d’Europa in merito alle vendette di sangue.
Berisha sostiene che il fenomeno sia vicino alla sua scomparsa. Per rafforzare questa affermazione ci si basa sul numero dei detenuti che nel 2005 erano solo 1800 mentre oggi il numero è salito a 5000 persone affermando così il rafforzamento dello Stato.

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Comunicato Stampa

I volontari di Operazione Colomba impegnati per la riconciliazione in Albania

Giovedì 14 giugno, nel primo pomeriggio due persone armate hanno aperto il fuoco su Kol e Marije Qukaj. Marje di 17 anni è morta sul colpo mentre il nonno Kol di 70 anni è morto durante il trasporto in ospedale. I due stavano lavorando in un campo nei pressi della loro abitazione nel villaggio di Kir, regione montuosa di Dukagjin, nel nord dell'Albania.

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