Diario di una volontaria in Albania

Albania

Ragazzi è arrivato il momento di tornare a casa, di tornare alle vecchie abitudini; è arrivata l’ora che io vada, portandomi dietro il condividere con l’ultimo, andando dalle famiglie a sentire le loro sofferenze, sentire il loro male, il loro non sentirsi libere di uscire.
Porto con me le donne che avevo incontrato tempo fa, la loro forza, il loro coraggio di combattere per la vita, per la vita dei loro figli, di lavorare nella terra, queste sono vere "burrneshe" (donne rispettabili, in possesso di virilità e onorabilità).

Andrò via pensando ai momenti trascorsi insieme a voi, le condivisioni che mi hanno aiutato ad esprimere il mio pensiero. Mi porterò dietro i momenti con Elvira che ti insegna a stare in gruppo, ti insegna a capire cosa è il valore, cosa sono i bisogni, ti insegna ad essere liberi di uscire da noi stessi, trasmettendo ad ognuno la parola “Amare".
Vi dico a tutti grazie di essere stati parte della mia vita, delle mie giornate belle e brutte, faticose e a volte anche tristi.
Voi mi avete accolta a braccia aperte, mi avete fatto capire che non sono sola, ma che siamo un gruppo dove esiste l’armonia, la serenità, la chiarezza, il perdono, l’amore, la libertà di dire quello che viviamo.
Mi porterò dietro il perdono, come dice Gianfranco “il perdono è un regalo per me, perché voglio stare bene, essere felice".
Per questo abbandono l’odio, il rancore, il vivere di rabbia, per fare una scelta migliore.
Vi porterò sempre con me.