Dedicata a Gjon, un uomo che, pur avendo sofferto le dolorose conseguenze legate al fenomeno della “vendetta di sangue”, si approccia nuovamente alla vita.
Occhi gentili
Vecchio burbero
Dalle mani grandi
E dai capelli bianchi
Hai il volto di un bambino
Scalfito dal sole
Celesti sono i tuoi occhi
E gentile il tuo sguardo
Il tuo cuore silenzioso
E duro al tatto
Nasconde il ricordo
Del passato
Però tra un battito
Di ciglia e l'altro
Il nostro vecchio
Col viso da bambino
Vede il sole
E a tratti
Il sorriso riaffora
Sulla sua bocca
Acerba
Quando le manine calde
Di sua nipote
Si posano
Sul suo volto
Oscuro
Molinaro Elisa