Agosto 2011

SITUAZIONE ATTUALE

Nel mese di agosto è stato ucciso un ragazzo a Tirana per vendetta di sangue.
Via via che conosciamo le Associazioni e il territorio scopriamo che il fenomeno delle vendette di sangue è più ampio di quanto le Istituzioni Statali vogliano farci credere.

CONDIVISIONE E LAVORO

Metà del mese di agosto l’abbiamo passato sulle montagne dell’Albania, a Tropoja. Lì conosciamo circa una decina di famiglie in vendetta. Il nostro lavoro a Tropoja è principalmente quello di mediare tra le famiglie in conflitto: ci presentiamo semplicemente senza molte attività, che difficilmente sarebbero realizzabili. Siamo ancora in una fase iniziale anche perché le famiglie ci conoscono poco e la fiducia nei nostri confronti è ancora minima.
Comunque il periodo a Tropoja è stato intenso e molte sono state le visite fatte. Siamo andati a trovare in carcere un ragazzo di una famiglia che ora è sotto vendetta; abbiamo conosciuto una nuova famiglia che ha emesso vendetta da circa 15 anni; frequentato le famiglie che già conosciamo e ricontattato i sindaci dei villaggi della zona di Tropoja. Inoltre è proseguito il rapporto con un Bajraktar della zona (pacificatore tradizionale, conoscitore del kanun) con cui c’è una relazione di rispetto reciproco e di confronto costante. Lui non comprende molto il lavoro di condivisione e teme che la nostra modalità non sia efficace soprattutto perché non siamo albanesi. Nel rapporto con le famiglie, però, ci rendiamo conto che qualche riscontro c’è. In generale i bajraktar possono pensare che noi cerchiamo di sostituirci a loro ma il nostro approccio è diverso, noi non portiamo il Kanun nelle famiglie che ci accolgono, l’obiettivo sarebbe quello di superarlo.
A Skutari continuiamo a seguire un ragazzo tetraplegico. La sua situazione si aggrava di giorno in giorno. Oltre a muoverci per cercare una struttura che possa curarlo, abbiamo anche scritto una lettera per un giornale albanese che denuncia l’indifferenza e il disinteresse da parte dei medici nei confronti di questo ragazzo.    
L’abbondante presenza di volontari nel mesi di agosto ci ha permesso di visitare più famiglie e di proseguire il monitoraggio.

VOLONTARI

Agosto è stato un mese pieno di volontari, siamo stati molto fortunati… finalmente!!! La casa di Scutari è molto grande e accogliente ma a Tropoja abbiamo dovuto stringerci un po’. Oltre a Laura, Francesca e Marcello, arrivati a luglio, sono venute Anna e Valentina. Sono venuti a trovarci anche Guido ed Eleonora a Tropoja, hanno passato qualche giorno con noi. Guido ha dato un po’ di supporto a Marcello che era l’unico uomo in mezzo a tante donne. A metà agosto abbiamo ospitato quattro ragazze trentine arrivate in Albania per visitare i vari progetti della Comunità. Inoltre sono passati da casa Colomba Miriam, Gloria e Marco, sorella e genitori di Laura. A fine agosto è arrivata Ilaria che si fermerà due settimane! Un grazie speciale a Tatiana, Casco Bianco della Papa Giovanni, che è rimasta con noi tutto il periodo passato a Tropoja. Hanno fatto parte dell’equipe Colomba anche Beni, Paulin, Marjana, Marjeta… il loro aiuto è fondamentale per conoscere e comprendere meglio la lingua e la cultura albanese!