Ottobre 2018

SITUAZIONE ATTUALE

Purtroppo il mese di ottobre ha visto numerosi casi di violenza che hanno portato al ferimento e, in qualche caso, anche alla morte di alcune persone. Un ex-capovillaggio della zona di Burrel ha sparato ad altri uomini dopo una lite in un bar, uccidendo due operai comunali e un terzo uomo presente nel locale. La famiglia del colpevole ha dichiarato di provare grande vergogna per questo gesto e si è allontanata dal villaggio per timore di subire vendetta.
A fine mese, nella periferia di Tirana, un uomo ha provato a vendicare l’omicidio dei suoi due fratelli, avvenuto nel 2014. Secondo la polizia, il reo ha colpito il fratello dell’assassino dei suoi fratelli e ora è latitante. Questo atto di giustizia privata si è, quindi, consumato su un innocente ed è stato compiuto nonostante l’assassino fosse stato condannato all’ergastolo per il duplice omicidio del 2014.

Questo mese è stato poi registrato un caso, simile a quest’ultimo, che si è concluso con l’arresto di un latitante. Secondo le fonti, nel 2014 il latitante aveva provato a vendicare la morte del fratello, ucciso nel 2011 nella zona montana del Dukagjin.

CONDIVISIONE, LAVORO E NOVITA' SUI VOLONTARI

Anche questo mese abbiamo continuato con le visite alle famiglie in vendetta di sangue nella zona di Scutari e Tropoja. A metà mese, in particolare, abbiamo approfittato della visita di Padre Gianfranco Testa, ex missionario della Consolata, per portare nel cuore di chi ancora soffre a causa della vendetta, parole di conforto e di perdono. Con lui abbiamo anche visitato due scuole e un convitto, nei quali abbiamo organizzato alcuni incontri con studenti dagli 11 ai 25 anni, sul tema del perdono e della riconciliazione. È stato forte e importante parlare con questi ragazzi, che sono il futuro e il vero motore del cambiamento dell’Albania. Gli incontri sono stati anche un’ottima occasione per instaurare una relazione con le Suore Salesiane, le Suore Missionarie del Sacro Costato e le Suore Evangeliche di San Paolo.
Durante il mese di ottobre, abbiamo organizzato due incontri con il gruppo di ragazzi in vendetta che seguiamo. Gli incontri hanno visto la partecipazione di alcuni membri più giovani; speriamo che il loro entusiasmo ricarichi anche i “veterani”, spesso impegnati a lavorare e a volte meno motivati.
Anche questo mese abbiamo accompagnato alcune famiglie a visitare i loro parenti in carcere. In particolare, una donna ci ha ringraziati molto perché la nostra presenza la aiuta a non sentirsi sola.
Continua poi la collaborazione con un avvocato di Scutari che ci affianca nei casi in cui è necessaria una consulenza legale professionale.
A metà ottobre è tornato in Italia Tommaso, dopo tre mesi in Albania; gli auguriamo di continuare nel suo cammino di pace e nonviolenza. Inoltre è arrivato Sandro, che ha deciso di trascorrere un periodo in Albania, prima di proseguire la sua esperienza in Libano con Operazione Colomba.

RAPPORTO CON LE ISTITUZIONI E LAVORO IN RETE

A inizio mese abbiamo incontrato un Imam di Scutari con cui stiamo cercando di costruire un intervento per sostenere una famiglia, di fede musulmana, che ha perso una persona cara per motivi di vendetta. Questo mese abbiamo anche contattato l’Ambasciata tedesca per proporre un incontro di conoscenza reciproca in vista di una possibile collaborazione.
Inoltre, al fine di consolidare la collaborazione con l’Ambasciata Italiana di Tirana, abbiamo incontrato la Primo Segretario per aggiornarla sul lavoro svolto fino ad ora e per confrontarci sui progetti a breve e lungo termine di Operazione Colomba in Albania.
Infine, abbiamo avuto il piacere di incontrare due operatori del Gruppo Umana Solidarietà (GUS), che ci hanno proposto di collaborare ad un progetto di sensibilizzazione contro la violenza sul territorio di Scutari.