Ottobre 2019

SITUAZIONE ATTUALE

La situazione politica dell’Albania è ancora incerta sotto vari profili. Le preannunciate nuove elezioni amministrative che si sarebbero dovute tenere il 13 ottobre non sono mai avvenute. Il comune di Scutari ha ancora la carica di sindaco vacante, dopo il ritiro del sindaco neo-eletto prima del giuramento, a causa dello scandalo sulla sua condanna in Italia per traffico di stupefacenti. Nel frattempo, il comune è retto dalla sindaca uscente.
Inoltre l’Unione Europea ha rimandato nuovamente l’apertura dei negoziati di accesso per Albania e Macedonia del Nord: nonostante la Commissione Europea fosse compatta nella propria raccomandazione all’adesione, la Francia si è opposta fermamente all’apertura. L’Italia, nelle parole del Presidente del Consiglio Conte, ha definito questa decisione “Un errore storico”. Anche il Parlamento Europeo ha espresso il proprio disappunto per il mancato accordo attraverso una risoluzione.

Per quanto riguarda la cronaca nera, il mese di ottobre si è aperto con un omicidio nella regione settentrionale della Mirdita: un uomo di 34 anni è stato ucciso probabilmente per una “vendetta di sangue". Infatti, il 24 febbraio scorso, a Durazzo suo fratello aveva ucciso un uomo di 45 anni in uno scontro a fuoco. A causa di quanto commesso dal fratello, pare che la vittima vivesse in regime di auto-reclusione poiché temeva per la propria vita. Si apprende che il sospettato di tale omicidio fosse amico d’infanzia della vittima e che ora i suoi familiari vivano, a loro volta, auto-reclusi.
Questo mese è avvenuto un riconoscimento importante attraverso la cerimonia di premiazione postuma a Dritan Prroj, pastore protestante della chiesa Fjala e Krishtit (Parola di Cristo), ucciso nel 2010 per motivi di vendetta. La sua morte ha portato alla nascita dell’Associazione “Jo gjakmarrjes, Po Jetes” (No alla “vendetta di sangue”, Sì alla Vita) che si occupa di contrastare il fenomeno, con una particolare attenzione all’educazione dei minori e al sostegno delle donne.

CONDIVISIONE, LAVORO E NOVITA' SUI VOLONTARI

Durante il mese di ottobre, la presenza sul campo è stata garantita dalla collaborazione con due giovani in Servizio Civile in Albania presso la Comunità Papa Giovanni XXIII. Grazie alla loro disponibilità è stato possibile accompagnare una signora a visitare in carcere il marito, detenuto per motivi di vendetta.
A ottobre ha preso forma definitiva la redazione del Toolkit, un breve manuale operativo studiato e pensato per trasmettere alle Istituzioni locali le buone prassi che Operazione Colomba ha sviluppato in dieci anni di presenza in Albania per contrastare il fenomeno della “vendetta di sangue”. La diffusione del documento persegue l’obiettivo di sollecitare l’intervento delle Istituzioni nei casi di faida e di incrementare il livello di competenze delle Autorità locali nella lotta al fenomeno. La realizzazione del Toolkit avverrà grazie al sostegno dell’Associazione Trentino con i Balcani, la quale provvederà anche a organizzarne la distribuzione attraverso alcuni workshop.
Inoltre, segnaliamo con piacere la premiazione di Nadia Cadrobbi, volontaria di “lungo periodo” in Albania, che il 25 ottobre, a Sansepolcro (AR), ha ricevuto la Borsa di Studio “Angiolino Acquisti” per la sua Tesi di laurea dal titolo “Riconciliazione e perdono come principi della giustizia riparativa e della risoluzione dei conflitti. Le esperienze in Kossovo e Albania con Operazione Colomba”. La sua esperienza di mediazione tra famiglie in “vendetta di sangue” e i percorsi di riconciliazione che ha contribuito a stimolare in Albania emergono chiaramente dal suo elaborato.

Rapporto con le Istituzioni e lavoro in rete

Venerdì 11 ottobre la Comunità Papa Giovanni XXIII, di cui Operazione Colomba è parte, ha festeggiato il proprio 20° anniversario di presenza in Albania. I festeggiamenti hanno previsto un incontro presso l’Ambasciata d’Italia a Tirana e la proiezione del film “Solo cose belle” che illustra la scelta di vita della Comunità.
Inoltre, il 25 ottobre a Tirana si è svolta un’interessante iniziativa coordinata da Save the Children.
L’evento ha coinvolto numerose Associazioni e ONG attive sul territorio in ambiti sociali diversi, che hanno avuto modo così di entrare in rete tra loro e confrontarsi sulla propria azione. A tale proposito è stato pubblicato il report generale riassuntivo delle attività svolte da queste Associazioni, tra le quali anche Operazione Colomba della APG23, nel programma sostenuto da Save the Children tra aprile 2018 e marzo 2019.
Infine, siamo stati contattati da un professore universitario di York, interessato a realizzare una missione esplorativa in Albania, in rete con Shpresa, Associazione di Londra che si occupa di minori albanesi non accompagnati e richiedenti protezione internazionale nel Regno Unito. Lo scopo di tale viaggio è l’apertura di alcune linee di ricerca accademica, volte anche al contrasto del fenomeno della “vendetta di sangue”, con particolare attenzione alla tutela delle vittime di questa piaga sociale.