Intervento di Fabrizio Bettini

Sette voci per ricordare

La lunga commemorazione dei Caduti trentini nella Prima guerra mondiale non può concludersi con lo sguardo rivolto al passato. Siamo cittadini che quotidianamente scelgono di guardare il mondo in cui vivono sulla scorta dell’educazione ricevuta, delle responsabilità assunte, dei progetti e delle aspettative di cui siamo parte.
Cosa significa dunque commemorare gli 11.400 trentini caduti nella Prima guerra mondiale, vittime di una guerra ormai lontana? Perché ricordarne la vicenda, sostare un momento per ricordarla? La domanda di senso pretende una risposta, e da ciascuno una risposta personale, in quanto a ciascuno è richiesto un ruolo da protagonista nella costruzione della comunità.

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