Agosto 2022

Situazione attuale

Nel mese di agosto è aumenta la tensione tra Stato cileno e popolazioni mapuche. Permane lo stato di emergenza nella regione dell'Araucania, in particolare nelle province di Arauco e BioBio; il 24 agosto è stato arrestato a Cañete il leader della CAM (Coordinadora Arauco-Malleco), Hector Lliatul, con l’accusa di istigazione al sabotaggio e violazione della sicurezza dello Stato.
L'arresto di Lliatul ha innescato proteste: nella notte fra il 24 e il 25 e nei giorni successivi ci sono stati sporadici blocchi stradali ad opera di gruppi mapuche. Il più significativo il 30 di agosto quando, per qualche ora, attivisti mapuche hanno bloccato la “ruta 5”, la strada principale che porta a Santiago. Il 26 agosto una grande manifestazione a sostegno di Lliatul a Santiago è terminata con alcune cariche dei “carabineros” e la CAM, nei giorni seguenti all'arresto, ha rivendicato diversi atti di sabotaggio a danno di mezzi di proprietà delle forestali.
Il 25 agosto il Presidente della Repubblica, Gabriel Boric, ha annunciato le dimissioni del ministro dello Sviluppo sociale, Jeanette Vega, dopo che giovedì è trapelata la notizia di una contatto telefonico tra un consigliere della Segreteria di Stato e il portavoce del leader del Coordinadora Arauco Malleco, Hector Llaitul risalente a maggio scorso.
La campagna elettorale per il plebiscito costituzionale del 4 settembre (vinta a stragrande maggioranza dall’opzione “rechazo”) ha visto la destra, schierata con l’opzione di rifiuto della nuova costituzione, fare moltissime pressioni sul governo utilizzando la questione mapuche in maniera strumentale. L’idea di una Stato plurinazionale che preveda il riconoscimento del popolo nativo è stata utilizzata per mettere paura alla popolazione sul fatto che questo avrebbe comportato una divisione del Paese.
Il 31 agosto è stato arrestato anche Ernesto Llaitul, figlio di Hector, per la presunta partecipazione ad un attacco avvenuto lo scorso anno nel BioBio.

Condivisione, Lavoro e novità sui Volontari

Da metà agosto è ripartita, con il ritorno di Fabrizio e l’arrivo di Arianna e Giacomo, la presenza di Operazione Colomba in Cile, che si era interrotta a luglio.
In questo mese abbiamo partecipato ad alcune attività a sostegno dei prigionieri mapuche. Da fine luglio 19 dei 27 mapuche detenuti nel carcere di Angol hanno iniziato uno sciopero della fame per richiedere alle autorità forme di carcerazione più consone e rispettose della loro cultura e tradizione, ad esempio tramite il loro trasferimento al CET (Centro de Educación y Trabajo) di Angol. La presenza di molte comunità nella giornata del 17 agosto davanti al carcere e le trattative che alcuni Lonko (leader/capi delle comunità mapuche) hanno portato avanti per tutta la giornata, hanno permesso il trasferimento al CET di Angol di 3 detenuti in sciopero della fame.
Il 23 agosto altri prigionieri politici mapuche hanno ripreso lo sciopero della fame e della sete per richiedere anch’essi il trasferimento al CET, dato che, secondo loro, le autorità carcerarie non hanno rispettato le promesse di trasferimento. Anche in questo caso le trattative sono proseguite ad oltranza per 4 giornate, fino alla sera del 26 agosto, quando si è ottenuto come risultato il trasferimento dei 3 detenuti presso l'ospedale di Nueva Imperial. Successivamente verranno trasferiti al CET.
Il 27 di agosto i volontari hanno incontrato due attivisti di CholChol. Stanno portando avanti una battaglia per impedire che un grande imprenditore che opera nella zona possa realizzare un progetto che prevede di utilizzare 1000 ettari di terreno per coltivare ciliegi in modo intensivo con la costruzione di tre bacini idrici che comprometterebbero il rio CholChol.