
Situazione attuale
Il presidente cileno Gabriel Boric ha effettuato ad agosto il terzo cambio di gabinetto nel suo mandato. Ben cinque Ministri si sono dimessi e sono stati rimpiazzati dopo rivelazioni e indagini condotte dal Pubblico Ministero per presunti atti di corruzione nell'esecuzione di contratti tra enti statali e organizzazioni private: l'amministrazione presidenziale è stata al centro delle accuse sia dei rappresentanti dell'opposizione che di alcuni esponenti del partito al governo.
Dopo l’approvazione del disegno di legge sulla difesa legittima privilegiata (ley Nain Retamal), che aumenta le pene per i crimini commessi contro gli agenti di polizia e stabilisce la difesa legittima privilegiata nelle azioni legate all’uso della forza (fatto ampiamente messo in discussione dall’opinione pubblica e da organizzazioni per i Diritti Umani), ad agosto il Parlamento ha approvato un disegno di legge che inasprisce le pene per atti di occupazione e stabilisce l'autotutela (di case e terreni). Per i detrattori di questa iniziativa, il provvedimento porterà a farsi giustizia con le proprie mani e, di conseguenza, a promuovere la criminalizzazione dei settori più vulnerabili del Paese; garantirebbe sgomberi senza provvedimento giudiziale e pene detentive per azioni che prima costituivano sanzione pecuniaria. La nuova legge consentirebbe, sia in fase di accertamento del reato che in sede di costruzione di parte civile, la restituzione anticipata dell’immobile occupato.
La Camera ha respinto gran parte delle modifiche promosse dall'Esecutivo, che tenevano conto della precarietà economica di chi effettua le occupazioni e che voleva rimuovere la legittima difesa privilegiata.
Anche in ottica Mapuche, la Ley de Usurpacion si convertirebbe in una protezione legale (insieme alla legge approvata a settembre 2022 sul furto di legname) per la repressione del popolo indigeno e dei loro tentativi di riappropriazione delle loro terre ancestrali.