Ottobre 2022

Situazione attuale

Il mese di ottobre si apre con una forte repressione nei confronti di una comunità Mapuche da parte dello Stato argentino. Il 4 ottobre, infatti, il Lof Lafken Winkul Mapu, della zona di Villa Mascardi, a sud di San Carlos de Bariloche, ha visto entrare nel suo territorio più di 250 militari arrivati per sgomberare la zona, appartenente a un grande impresario. Chiaramente la comunità rivendica il territorio come proprio e appartenente alle terre ancestrali usurpate durante la fine dell’ottocento e l’inizio del novecento. Le forze di polizia si sono avvalse anche di cingolati ed elicotteri e molte persone, tra cui minori, sono scappate nel bosco e sono rimaste disperse per qualche giorno. Sono state arrestate 8 donne, tra cui anche la Machi Betiana Colhuan e due donne con figli piccoli. Una di loro ha partorito qualche giorno dopo, in stato di arresto. Le accuse sarebbero quelle di occupazione illegale di proprietà privata e di incendio doloso a un posto di blocco della Gendarmeria.
Attualmente 3 di loro si trovano nel carcere di Bariloche, altre 4 sono agli arresti domiciliari e una è stata rilasciata perché non ha partecipato all'incendio doloso. Due di loro sono in sciopero della fame da 21 giorni. L'intento è quello di richiedere la smilitarizzazione del territorio e la fine delle persecuzioni ingiustificate nei confronti del popolo Mapuche.
Il 12 ottobre, il 530 anniversario dell’inizio della conquista dell’America, è stato, come tutti gli anni, per le comunità Mapuche l’occasione per ricordare una data nefasta e per rivendicare i loro diritti sulla terra. Molti sono stati i momenti in cui le comunità hanno manifestato.
Il 18 ottobre è stato il terzo anniversario dell'inizio dell’ Estallido social, in tutto il Paese si sono svolte manifestazioni contro il carovita e la corruzione. A Valdivia circa 200 manifestanti hanno occupato il ponte Pedro de valdivia ma sono state allontanate dalla COP (Control de Orden Publico).

Condivisione, Lavoro e novità sui Volontari

I volontari hanno sperimentato una settimana di attività in Araucania. In questo modo è stato più facile essere più vicini alle comunità. L'obiettivo futuro del progetto è quello di aprire una presenza nella regione, che è la zona più calda del conflitto, per riuscire a partecipare più velocemente nei momenti di maggiore criticità e per avviare una presenza di condivisione con una o più comunità.
I volontari hanno partecipato a una marcia a Temuco per chiedere giustizia per Alex Lemun, un giovane Mapuche disarmato di 17 anni ucciso da un carabinero nel 2002 durante un processo di rivendicazione territoriale. Nonostante un processo militare e uno civile nessuno è mai stato condannato per questo omicidio. Un terzo processo contro il carabinero accusato dell’omicidio è stato riaperto il 5 ottobre, il 23 di ottobre il carabinero è stato dichiarato colpevole e si attende per il 6 di novembre la lettura della sentenza e della condanna.
I volontari hanno presenziato, come osservatori, a diverse manifestazioni davanti alle carceri, tra le quali quella del 10 ottobre a Temuco, per dare sostegno ai prigionieri Mapuche; inoltre sono stati presenti di fronte al tribunale dove le comunità Mapuche si sono riunite in occasione del processo contro Luis Tranamil, accusato dell’omicidio del caporale Eugenio Nain Caniumil, avvenuto il 30 ottobre del 2020. L’avvocata della difesa lamenta un trattamento dell’imputato che va a ledere il diritto ad un giusto processo.
A ottobre abbiamo conosciuto la famiglia di un uomo Mapuche che attualmente si trova in coma irreversibile in ospedale: i familiari, che hanno visto entrare il proprio caro in ospedale con disturbi lievi, denunciano una situazione di malasanità.
Nel mese di ottobre abbiamo approfondito la conoscenza con una comunità impegnata in un progetto di rivendicazione territoriale nei pressi di Lautaro: abbiamo avuto l’occasione di lavorare con loro nell’orto comunitario, un’ottima occasione per conoscerci meglio e per raccontare il lavoro di Operazione Colomba.