Novembre 2022

Situazione attuale

Anche a novembre sono stati molti gli atti di sabotaggio, alcuni anche contro la visita del Presidente cileno Boric in Araucania. Nonostante i proclami da una e dall’altra parte speriamo che, anche se continua lo stato di eccezione nelle provincie di Arauco e BioBio, si siano tenuti dialoghi sotterranei.
A novembre
sono state realizzate numerose iniziative per ricordare Camilo Catrillanca, ucciso (colpito alle spalle) da un Carabineros, il 14 novembre del 2018.

Condivisione, Lavoro e novità sui Volontari

Il 3 e 4 novembre si è svolto a Ginevra, presso le Nazioni Unite, il 3° incontro del Forum Sociale 2022 dove i rappresentanti della Comunità Papa Giovanni XXIII, con l’aiuto dei volontari di Operazione Colomba in Cile, hanno cercato di portare all’attenzione il mancato riconoscimento del popolo Mapuche e della lotta che fanno per difendere la loro terra. Il piccolo intervento orale è stato accompagnato da un testo più esteso e da un documento specifico sulla situazione dell’acqua nei territori Mapuche. Questo tipo di lavoro è frutto della presenza dei volontari al fianco delle comunità in lotta e ha come obiettivo di far risuonare, a livello internazionale, l’ingiustizia che colpisce i Mapuche. Questo genere di interventi sono stati preceduti anche da altri a settembre e ottobre durante il Meccanismo di esperti sui diritti dei popoli indigeni, che fornisce al Consiglio dei Diritti Umani competenza e consulenza in merito ai diritti delle popolazioni indigene.
Sabato 12 novembre abbiamo partecipato ad un attività organizzata in una piccola comunità
Mapuche vicina a Valdivia; l’attività prevedeva alcuni laboratori per aumentare la coscienza e la conoscenza delle piccole comunità nell’affrontare il conflitto. L’iniziativa è stata anche un bel momento di incontro e di conoscenza grazie anche al cibo e al gioco del Palin.
A novembre è proseguito l’ormai consueto lavoro di presenza alle manifestazioni a sostegno dei prigionieri
Mapuche nelle varie carceri. In particolare il 25 novembre siamo stati presenti fuori dal carcere di Temuco ad un presidio per l’udienza che decretava la sede di detenzione preventiva di cinque membri della CAM (Coordinadora Arauco Malleco) arrestati con l’accusa di distruzione di macchinari di un impresa forestale. Il presidio è andato avanti per tutta la mattinata perché è stato chiesto, e ottenuto nel pomeriggio, che l’udienza si svolgesse in forma presenziale o quantomeno permettendo la presenza in un unico luogo di imputati e avvocati difensori.
Gli imputati sono quindi stati trasferiti al tribunale di Lautaro,
ottenendo il rispetto del diritto ad un udienza in presenza. E’ stato stabilito poi il trasferimento al carcere di Valdivia su richiesta della Gendarmeria ma, secondo la CAM, questo carcere non ha i requisiti culturali per ospitare i 5 prigionieri Mapuche e viola la Convenzione n. 169, trattato internazionale ratificato anche dal Cile, che promuove e protegge i diritti delle popolazioni indigene e tribali. L’organizzazione chiede la detenzione di tutti i Mapuche in un unico braccio del carcere di Temuco o di Concepcion. Per protesta con la decisione del tribunale, i membri in carcere dell’organizzazione hanno iniziato uno sciopero della fame (anche il leader della CAM, Hector Llaitul Carrillanca, detenuto da settembre nel Carcere di Concepcion) che dura tutt’oggi.
A novembre, abbiamo salutato a malincuore Giacomo e Arianna che hanno accompagnato la presenza per circa tre mesi, a loro va il nostro più grande grazie.