Gennaio 2023

Situazione attuale

Anche a gennaio lo stato di eccezione nelle provincie di Arauco, Malleco e BioBio è stato rinnovato. Nonostante il controllo delle Autorità governative, i processi di rivendicazione territoriale continuano ad animarsi. Durante questo mese a Valdivia si è concluso il processo per la morte di Emilia Bau (Emilia Milén H. Obrecht) attivista trans e attivista mapuche, assassinata il 16 febbraio 2021 all'età di 25 anni con un colpo in testa nei pressi del Lago Riñiwe a Panguipulli, mentre presenziava in un recupero territoriale nella periferia del condominio Riñimapu. Il processo si è concluso con l’assoluzione della maggior parte degli imputati e con la condanna del solo autore materiale.

 

Condivisione, Lavoro e novità sui Volontari

A gennaio sono arrivate nuove forze per il progetto. Il nuovo gruppo in pochi giorni ha già seguito con interesse il caso di alcuni prigionieri mapuche, detenuti nelle carceri di Concepcion, Temuco e Valdivia. I prigionieri hanno portato avanti per 40 giorni uno sciopero della fame che aveva come scopo primario il trasferimento di 5 prigionieri da Valdivia a Temuco e di richiedere una forma di detenzione più rispettosa della cultura e tradizione mapuche. Lo sciopero si è concluso con il trasferimento di 3 dei 5 prigionieri da Valdivia a Temuco. Le famiglie dei detenuti di Concepcion denunciano una punizione, inflitta dalle autorità carcerarie, che per circa venti giorni è andata a ridurre gli orari di visita.

Il profondo lavoro sul campo che portiamo avanti ci ha permesso di conoscere Rafel Railaf Caniu, storico militante mapuche che durante il governo Allende ha fondato l'insediamento Lautaro del MCR (Movimiento Campesino Revolucionario). Rafel, dopo il golpe militare ha passato un tempo in clandestinità per poi essere arrestato. Il fatto che era un leader molto riconosciuto ha portato, dopo un paio di anni, alla sua scarcerazione che lo ha visto però costretto a rifugiarsi in Olanda dove vive ancora oggi. Conoscere Rafel per noi è stato importante poiché la sua esperienza è una delle radici da cui prendono vita i processi di rivendicazione territoriale in atto in questi anni.

Infatti prosegue la nostra attività di visita ad alcune zone con rivendicazioni territoriali: tenere alta l’attenzione su questi processi politici e culturali ci permette di capire meglio la lotta che il popolo mapuche sta portando avanti in Araucania e nel Sud del Cile.

A fine mese abbiamo finalmente aperto una presenza nei pressi di Lautaro, per vivere immersi in un territorio mapuche, cercando di condividere maggiormente la nostra vita con le comunità della zona.

Negli ultimi giorni di gennaio abbiamo partecipato al consueto appuntamento annuale del Parlamento di KOZKOZ, durante il quale si sono trattate tematiche riguardanti la situazione di altre popolazioni indigene in lotta nel territorio Sudamericano e altre tematiche come il processo costituente affrontato dalla popolazione cilena a ottobre 2022.

Inoltre molto spazio è stato dato al “riscatto della culturale mapuche”, nello specifico a come affrontare l’importanza di tramandare la conoscenza e il sapere mapuche alle nuove generazioni e l’uso corrente della lingua originaria Mapudungun come risorsa primaria per comprendere e mettere in pratica la cultura ancestrale. Si è concluso toccando altre tematiche come l’ uso consapevole delle nuove tecnologie e gli insegnamenti di lingua mapuche all’interno dell’istituzione scolastica.

Sul fronte dei volontari, oltre al prezioso aiuto di Meg (volontaria in servizio civile presso la Comunità Papa Giovanni XXIII di Valdivia) segnaliamo il gradito arrivo di Ilaria e Sofia con le quali consolideremo la nuova presenza a Lautaro.