Aprile 2023

Situazione attuale

Spesso si dice che il Cile sia un laboratorio politico: lo è stato sotto la dittatura di Pinochet, con gli economisti liberisti che lavoravano per il regime, lo è stato nuovamente dopo i movimenti sociali del 2019 e anche in questi mesi per il processo costituente. E’ possibile trarre insegnamenti da questo fallimento di riforma costituzionale, per esempio in merito alla rapidità e alla portata dei cambiamenti in una società divisa.
Il 7 maggio, infatti, è eletto a suffragio universale il Consiglio costituzionale, composto da 50 persone, 25 donne e 25 uomini. Nonostante tecnicamente non si chiamerà “assemblea costituente”, il Consiglio adopererà la bozza redatta dagli esperti come testo base e lavorerà dal 7 giugno al 7 novembre, quando la nuova Costituzione sarà esibita, per essere sottoposta a plebiscito il 17 dicembre. Il nuovo processo con cui sarà scritta la nuova Costituzione è dunque molto lontano da quello acclamato da Boric e che aveva portato alla redazione del testo poi bocciato al referendum. Il Congresso e i partiti avranno dunque molto più potere lungo tutto il processo.
Sebbene fosse stato promesso di porre fine alla Legge Anti-Terrorismo e alla militarizzazione del territorio ancestrale Mapuche nel sud del Cile, ciò non è avvenuto. Al contrario con la legge Naín-Retamal la militarizzazione continua.
Sotto questo governo, l’estensione dello stato di emergenza nelle province della cosiddetta “Macrozona Meridionale” continua a essere confermata. Per di più, si è stabilito un ulteriore provvedimento di militarizzazione nel nord, che fornisce poteri straordinari all’esercito nel controllo dei confini.
Il Presidente cileno Gabriel Boric ha annunciato che nazionalizzerà le imprese produttrici del litio, il secondo produttore mondiale del metallo essenziale nelle batterie dei veicoli elettrici. Questa mossa trasferirà progressivamente il controllo delle vaste miniere dai giganti dell'industria SQM e Albemarle a una società statale separata.

Condivisione, Lavoro e novità sui Volontari

Anche ad aprile abbiamo continuato a consolidare la nostra presenza nel settore rurale di Lautaro, si stanno rafforzando la conoscenza del territorio e delle persone. Abbiamo continuato a seguire alcuni processi e visitato un imputato nel carcere. Siamo stati presenti alle convocazioni di alcune comunità e organizzazioni mapuche in occasione di processi o rivendicazioni di fronte alle autorità. La comunità autonoma di Temucuicui, per esempio, ha presentato un esposto alla magistratura per chiedere la restituzione del raccolto sequestrato dalle autorità che accusano la comunità di usurpazione. Ad aprile è anche iniziata la primissima fase del processo ad Héctor Llaitul. Dopo l’udienza di “preparazione” l’avvocato difensore ha richiesto e ottenuto dalla corte di garanzia che nel corso del processo fossero resi noti i nomi dei testimoni anonimi che accusano il portavoce della Cam (cordinadora arauco malleco). La pubblica accusa ha fatto ricorso alla corte d’Appello che ha annullato questa decisione in favore della difesa. Una seconda udienza è stata rinviata a data da destinarsi. Il prigioniero Llaitull è stato quindi trasferito nuovamente nel carcere di massima sicurezza di Concepción.
In aprile abbiamo visitato numerose volte la comunità autonoma TrifTrifko che a febbraio ha iniziato un processo di rivendicazione territoriale per il diritto sulle terre ancestrali mapuche e per difendere una piccola palude che si sta prosciugando per l’eccessivo uso delle sue acque per irrigare un impianto frutticolo recentemente installato in un terreno adiacente. Per i mapuche questa forma di sovra-sfruttamento del territorio è estremamente negativa e si sentono in dovere di difendere la Madre Terra. Negli ultimi giorni del mese la comunità è stata sottoposta a numerosi attacchi con gas lacrimogeni da parte delle forze dell’ordine che pretendono lo sgombero dal territorio conteso ad un grande proprietario agricolo.
Ad aprile abbiamo appoggiato l’azione di due attivisti mapuche che fanno una grande opera di sensibilizzazione, prevenzione e cura sui cani e gatti delle comunità del territorio. Questa attività è totalmente autofinanziata e ci siamo prestati con entusiasmo nell’appoggiarla mettendo a disposizione la nostra auto per poter raggiungere molti luoghi nel territorio.
Sul fronte volontari ad aprile abbiamo salutato Ilaria, che da fine gennaio ci ha aiutato nell’iniziare la presenza a Lautaro, a lei va tutto il nostro ringraziamento. A prendere il testimone di Ilaria sono arrivati Alberto e Pietro. Sempre ad aprile è arrivato Giulio giovane in Servizio Civile che concluderà gli ultimi mesi di servizio in Cile, il suo aiuto (ripartito fra le attività sociali di Apg23 a Valdivia e il supporto al nostro lavoro) si affianca al grande supporto di Meg (altra volontaria in Servizio Civile) che in questi ultimi mesi è stata fondamentale per la presenza della Colomba in mezzo ai mapuche.