Settembre 2023

Situazione attuale

Settembre è un mese molto importante per il Cile. E’ il mese in cui si celebra la Festa Patria, tutto il Paese si colora di blu, rosso e bianco, i colori della bandiera nazionale. Le famiglie si riuniscono ed è occasione per grigliate conviviali, balli e giochi tipici. La festa è anticipata dalla commemorazione per i fatti dell’11 settembre 1973 quando un colpo di Stato militare ha rovesciato il legittimo governo del Presidente Allende. Quest’anno, per i 50 anni, in tutto il Paese si sono svolti momenti di commemorazione anche se non sono mancate le voci critiche e “negazioniste”.
Continua il dibattito politico e istituzionale sulla nuova Legge contro le Occupazioni (Ley anti usurpacion) che, nei primi giorni di settembre, è entrata nel suo terzo iter legislativo, dopo che la Camera dei deputati ha inviato la legge al Senato. L'obiettivo di questa legge è di modificare il Codice penale per punire il reato di usurpazione con pene detentive e agevolare l'arresto degli occupanti. Per questo minaccia tutti gli atti politici di rivendicazioni delle terre Mapuche.
Il Governo del Presidente Boric’ ha posto il veto sulla legge per poter modificare almeno gli aspetti più spinosi di questa legge.
Con il veto si punta a modificare tre punti principali come: autotutela o legittima difesa privilegiata, la variabilità delle sanzioni e delle pene e gli strumenti per effettuare la restituzione dei beni.
Nel mese di settembre va registrato anche l’arresto di 11 persone accusate di furto di legname e di appartenere ad un gruppo politico armato mapuche chiamato Resistencia Mapuche Lafkenche. Questo gruppo ha rivendicato numerosi atti di sabotaggio e alcune azioni anche contro le forze della polizia nella zona costiera tra Cañete e il fiume Toltén, nelle regioni del Biobío e La Araucanía. Il problema è che degli 11 arrestati pare che solo due abbiano origini mapuche e lo stesso gruppo Resistencia Mapuche Lafkenche ha scritto un comunicato smentendo che gli 11 facciano parte dell’organizzazione e che l’organizzazione si dedichi al commercio illecito di legname.
Sul fronte meteorologico la coda dell’inverno australe è stata molto piovosa in tutto il Paese e questo ha portato numerosi disagi e qualche allagamento nel centro nord del Cile.

Condivisione, Lavoro e novità sui Volontari e le Volontarie

A settembre è proseguita l’attività di monitoraggio e la presenza a processi o manifestazioni pubbliche organizzate dalle diverse comunità Mapuche. Da registrare un aumento del confronto con le forze dell’ordine, segno che la tensione sta aumentando. Il 25 settembre si è tenuta una grande manifestazione di protesta a Temuco contro la legge “anti usurpacion” e contro la “glosa 10”. Questa manifestazione è stata molto partecipata e ha coinvolto centinaia di persone. Abbiamo continuato anche il contatto con numerose comunità che si trovano coinvolte in processi di rivendicazione territoriale, ascoltando la loro determinazione a recuperare il territorio ancestrale e a difenderlo. In occasione dei 50 anni dal golpe militare abbiamo partecipato alla commemorazione a Valdivia, iniziata presso la locale “Casa della Memoria”, che è un ex luogo di detenzione e tortura.
“Pensate che potremmo calpestare tombe di centinaia di persone scomparse, di cui non sappiamo ancora nulla”, ci dice una signora che ricorda quel giorno. Prima di iniziare la marcia un altro organizzatore racconta che durante la notte qualcuno ha lanciato escrementi umani dentro il cortile della Casa della Memoria come segno di disprezzo rispetto a quelle vite spezzate e mai più ritrovate. Poi è seguita una marcia che ha attraversato tutto il centro di Valdivia fino a terminare nel cimitero dove si è tenuto un altro piccolo momento commemorativo.
Il 13 settembre si è svolto presso le Nazioni Unite di Ginevra la 54a sessione ordinaria del Consiglio per i Diritti Umani. Nell’ambito del dibattito generale una portavoce della Comunità Papa Giovanni XXIII ha preso la parola per denunciare le gravi violazioni che il popolo Mapuche (popolo originario di Cile e Argentina) subisce quotidianamente. Situazione che può peggiorare con l’introduzione di leggi che permettono alle forze di polizia di utilizzare la forza con meno controllo.