La mia Pasqua

"Il giorno seguente, quello dopo la Parasceve, si riunirono presso Pilato i sommi sacerdoti e i farisei, dicendo: «Signore, ci siamo ricordati che quell'impostore disse mentre era vivo: Dopo tre giorni risorgerò. Ordina dunque che sia vigilato il sepolcro fino al terzo giorno, perché non vengano i suoi discepoli, lo rubino e poi dicano al popolo: È risuscitato dai morti. Così quest'ultima impostura sarebbe peggiore della prima!». Pilato disse loro: «Avete la vostra guardia, andate e assicuratevi come credete». Ed essi andarono e assicurarono il sepolcro, sigillando la pietra e mettendovi la guardia".

Anche a Ritsona, uno dei campi profughi, stanno sigillando i confini del campo affinché le persone non possano più uscire e rientrare liberamente.
Per muoversi sarà necessario un documento, che viene consegnato solo a chi ha una richiesta di asilo aperta. Se una persona riceve il rigetto e non ha i soldi per aprire subito un ricorso rimane chiusa dentro, fra alte mura di cemento e filo spinato. Con la sola colpa di essere al mondo e di aver voluto scappare per cercare una vita migliore.

La mia Pasqua quest'anno ha gli occhi di F. ragazza somala che nella sua stanza ha scritto: "sei bella e sei forte!" per darsi la carica ogni mattina.
Ha gli occhi di B. donna iraqena con una grave disabilità fisica, che davanti al quarto rigetto non ha nemmeno più lacrime da versare.

Se risorgere è tornare alla vita, non ho dubbi, quest'anno la Risurrezione va invocata per queste persone.

Nadia