Marzo 2024

Situazione attuale

Per coloro che risiedono nei campi profughi le condizioni di vita continuano a peggiorare, a partire dagli alimenti che ricevono: molti lamentano la scarsa quantità e la pessima qualità del cibo, che viene consegnato vicino alla data di scadenza o già scaduto, spesso causa di mal di stomaco e infezioni intestinali.
Inoltre, la Grecia ha gradualmente ridotto i benefici statali offerti ai richiedenti asilo e ai rifugiati riconosciuti. Infatti, se durante la procedura ai richiedenti asilo viene offerta un'assistenza finanziaria di circa 90 euro al mese, una volta ottenuto lo status di rifugiato, o un rifiuto, viene interrotto questo supporto economico: i richiedenti asilo in Grecia, quando ricevono l’esito della loro domanda di protezione, che sia un riconoscimento o un rifiuto, perdono qualsiasi tipo di assistenza governativa.
Negli scorsi anni il governo di Atene ha chiuso i pochi programmi di aiuto per i rifugiati, come il programma ESTIA, finanziato dall’Unione Europea, che offriva alloggi in affitto ai rifugiati riconosciuti.
Infine, secondo l'articolo 192 della legge 5078/2023, i richiedenti asilo possono presentare domanda di lavoro dopo due mesi dalla data di registrazione. Ma, oltre alla difficoltà strutturale di trovare offerte di lavoro adeguate che possano portare a un contratto legale, i richiedenti asilo difficilmente riescono a raggiungere il posto di lavoro nei centri urbani vicini ai campi profughi o ad Atene a causa dell'assenza (o quasi) dei mezzi di trasporto (vedi report dello scorso mese).
Anche per i rifugiati riconosciuti trovare lavoro non è semplice a causa dell’alto tasso di discriminazione, dello sfruttamento lavorativo e della barriera linguistica.

Condivisione, Lavoro e novità sui Volontari e le Volontarie

Questo mese i volontari e le volontarie hanno continuato l’attività di incontro con le persone fuori dal campo di Ritsona e di Schisto. Nel frattempo, si è modificata ulteriormente la situazione trasporti: gli unici due bus rimasti sono stati soppressi lasciando le persone nuovamente senza mezzi per raggiungere i centri urbani, in particolare Atene.
Per questa ragione i volontari hanno ripreso l’attività di accompagnamento delle persone residenti al campo di Ritsona alle visite mediche, legali e di altra natura, in città.
Il mese di marzo ha visto anche l’inizio del Ramadan che ha permesso ai volontari di condividere momenti di svago e di convivialità con le persone, spezzando il digiuno (iftar) insieme.
Nel prosieguo delle attività di monitoraggio della situazione dei campi sulla terraferma, grazie alla collaborazione con le Associazioni sul territorio, si è fatto un viaggio esplorativo al campo profughi di Corinto (90 km da Atene): il campo è collocato all’interno della città e ciò facilita l’accesso ai servizi urbani per i residenti. Vicino al campo, inoltre, si trova una delle sedi dell’organizzazione Luna di Vasilika, dove le persone residenti nel campo possono usufruire di un freeshop, spazio ricreativo, scuola di lingue e tanti altri servizi. Rimane cruciale fare rete (networking) con le organizzazioni con le quali si sta strutturando un lavoro di denuncia sulla situazione dei trasporti da e per i campi in questo momento assenti.