...dal Libano / Quarto Giorno

Speciale Libano - Siria

Giorno dopo giorno continuiamo ad ascoltare le storie di persone sfuggite alla guerra della Siria.
Qui in Libano cerchiamo, in pochi, in ritardo, con mezzi scarsi, qualcosa che tutti ci dicono che non c'è, una pace diversa da quella delle armi e dei cimiteri...
Siamo tornati nel campo profughi di Chatila, ci accompagna Eva, attivista siriana, ci ringrazia: grazie a Operazione Colomba forse diventerò insegnante-volontaria

per questi bambini, è perché me lo avete chiesto voi che li ho contattati...
Andiamo poi a visitare alcune famiglie che ricevono aiuti umanitari.
E' forte il contrasto tra i vicoli scuri e sporchi del campo profughi e la pulizia e la lucentezza dell'interno delle case, la simpatia dei bambini.
I genitori sono segnati, sembrano tutti malati di un medesimo male, sguardi dolci e feriti.
Vorrei dirti una cosa, si, a te che stai leggendo queste righe, noi siamo qui anche per te.
Ci serve anche il tuo aiuto per capire come fermare questa violenza.
Quando vedo, vedo anche per te, la mia ambizione non è diventare un professionista dei conflitti, è diventare un essere umano vero, che sa soffrire del dolore degli altri esseri umani e sa far diventare questo pianto nutrimento per la nonviolenza che verrà: quando mi chiedo quale sarà la strada per far uscire la guerra, cioè la violenza omicida, dalla storia del nostro mondo, lo faccio anche a nome tuo. Domani saremo al confine con la Siria, sulla strada che da Beirut va a Damasco, ti farò sapere come andrà.

“Ci sono cose che solo gli occhi che hanno pianto possono vedere”.
Cristophe Munzihirwa