Proviamo a partire da qui.

Italia/Libano

Khaled è nato nel 1976, ha una moglie e tre figlie dai nomi zingareschi. Un anno e mezzo fa è scappato dalla sua bella casa a Homes. Era stato richiamato nell'esercito come riservista ma non voleva combattere per Assad. É scappato subito dopo la chiamata per non essere trovato, gli avrebbero ucciso la famiglia. Si sono spostati a Shams, vicino Damasco, finché una notte arriva la chiamata di un amico che lo avvisa dell'arrivo dell'esercito.

Scappano di notte, fa freddo e hanno paura, hanno solo i vestiti che hanno indosso e nemmeno tutti i documenti. Da sei mesi vivono qui a Bebnine in una "barrach", prima erano più a nord a Whadi Khaled dove la situazione è ancora più difficile. In questo campo ora c'è anche sua madre e due dei suoi fratelli con relative famiglie, altri sono in Egitto e in Algeria dove vorrebbe andare anche lui ma non ha il passaporto.
É stanco del Libano inospitale, più di tutto gli dispiace non ci sia la scuola. La tv è spesso accesa su un canale siriano schierato con l'esercito libero. Quando c'era Bush era meglio, continua a dire, Obama è una signora. Di fianco alla sua tenda è arrivata una nuova famiglia, prima vivevano in una casa in costruzione, ora non possono più permetterselo. A noi sembra che queste persone siano le più povere di tutte, in realtà fanno parte di quel fortunato 25% che ogni mese riceve circa 30$ dall'UNHCR in buoni cibo, poi però devono pagare l'affitto della terra su cui hanno costruito la tenda, l'acqua, eventuali spese mediche... L'UNHCR e le tante altre ONG non possono fare molto di più, poiché il governo libanese non glielo permette.
In Libano ci sono circa 1 milione e mezzo di profughi siriani.
La verità che più mi rimane impressa tra le parole dei siriani con cui stiamo vivendo, le spiegazioni delle ONG e le varie letture del contesto, è la voglia di raccontarsi di Khaled, quella di Firas di aiutarci a costruire una tenda come le loro che tenga acqua e vento, quella dei ragazzini e delle bimbe eccitati all'idea di poter vivere insieme ogni giorno.
Proviamo a partire da qui.

Qui alcune foto: http://www.operazionecolomba.it/galleries/viaggi-esplorativi/libano-siria-novembre-dicembre-2013/

Sara