Diario dal Libano - Giorno 14


GIORNO 14

Ciao a tutti,
vi scrivo oggi da convalescente, dopo un giorno di gastroenterite passata direi ormai con successo... Dall'ultima volta che vi ho scritto ci ha raggiunto Marcello e ci siamo stabiliti a nord di Tripoli, riuscendo a passare la zona degli scontri. Abbiamo fatto la strada più diretta, sfruttando una breve cessazione delle ostilità: praticamente siamo stati i primi e il tassista per sicurezza faceva circa i 150.

Per tranquillizzarci i due soldati che stavano ai primi posti sul taxi si sono girati verso di noi ridendo del fatto che degli stranieri facessero quella strada...
Gli scontri sono terminati un paio di giorni fa con un bilancio di 40 arresti, 40 morti (fra alauiti combattenti, militari e altre vittime), centinaia di feriti e 500 famiglie evacuate.
In questi giorni abbiamo continuato a visitare con regolarità il campo, praticamente tutti i giorni.
Le relazioni si consolidano piano piano e si visitano nuove famiglie, andando di tenda in tenda.
Al nostro arrivo i bambini ci aspettano: con loro facciamo qualche gioco col pretesto di insegnargli l'inglese.
E' difficile però quando la gente ci chiede aiuti concreti, come il latte in polvere per un bimbo piccolo (che ha dovuto bere acqua e zucchero) o una giacca per una mamma che ha partorito da una settimana.
Qui si diventa mamme molto presto, abbiamo conosciuto una mamma di 15 anni ed una ragazza col secondo figlio a 17 anni...
Stiamo cercando di capire come far arrivare qualche aiuto dalle molte ONG che operano nell'area, ma per ora questo campo sembra completamente abbandonato a se stesso.
Il tempo è cambiato, sta piovendo parecchio e tutto diventa immerso nel fango.
Speriamo nel giro di qualche giorno di poter andare a vivere con loro.
Una nota la merita anche il contesto libanese di Bebnine.
Abbiamo sperimentato i bulli di quartiere, che hanno cercato di abbordare le ragazze da una golf assettata e con targa personalizzata, fingendo di essere funzionari della sicurezza e delle Nazioni Unite, e la coppia oversize di M. e sua sorella S., che da quando ci hanno invitato a prendere un caffè mentre passavamo di fianco a casa loro praticamente ci hanno adottato.
Ed eccovi finalmente qualche foto: clicca qui
A presto!

Corrado