Diario dal Libano - Giorno 34


GIORNO 34

Buon Natale a tutti,
il nostro è stato un Natale molto tranquillo e di riposo -ne avevamo bisogno-, a Qobayat, dopo aver condiviso la Messa della notte con la gente di questo villaggio cristiano ai confini del Libano. I cristiani (circa 40% dei libanesi) attualmente sono al di fuori del conflitto, rispetto a quello che avviene fra le comunità islamiche, in particolare tra sunniti da una parte e sciiti e alauiti dall'altra.

Ma dai racconti anche qui vengono fuori le paure e le ferite profonde lasciate soprattutto dalla guerra civile (1975-1990), nella quale sono stati parte in lotta e che ha messo villaggio contro villaggio, portando atroci massacri. Ora la sicurezza qui a Qobayat è garantita dalle ronde armate, ed anche i padri carmelitani, che con noi sono cosi generosi e accoglienti, un fucile in macchina lo tengono... Le messe e le feste ai villaggi cristiani spesso hanno i militari a protezione, se non addirittura mezzi blindati.
Un bel segno di speranza è stata la festa di Natale a cui abbiamo partecipato domenica a Tripoli, la prima dopo molti anni. Organizzata e partecipata da cristiani e musulmani insieme, proprio accanto ai quartieri dove poche settimane fa ci sono stati degli scontri così violenti.
I giorni scorsi li abbiamo passati soprattutto al campo a Bebnine. La vita quotidiana, tra l'andare a prendere l'acqua, sistemare un poco la tenda e accogliere le visite delle persone ci prende sempre molto. Soprattutto perché ogni giorno ci sono nuovi problemi. Una ragazza del campo di 17 anni, sembra si prostituisca con la connivenza se non con la forzatura del marito. Sicuramente lui la picchia. Ieri l'altro sembrava la stessero cacciando di casa, sbattendole fuori le valigie. Abbiamo provato a farci vicini a lei. Per ora lei dice che va tutto bene e non chiede aiuto. Ci stiamo chiedendo come fare.
Poi il proprietario del terreno ha aumentato di punto in bianco l'affitto delle tende, da 33 a 50 dollari. La gente è in difficoltà e sta valutando se spostarsi altrove. Ma dove? Proveremo a parlare col proprietario, con cui abbiamo buoni rapporti.
Ieri per la vigilia, Marcello ha fatto frittelle dolci per tutto il campo. I bambini hanno fatto festa e ci hanno fatto da corteo durante la distribuzione.
Gli auguri più simpatici li abbiamo ricevuti dal falegname di Bebnine, che è venuto alla nostra tenda augurandoci buon "crismi", invece che Christmas, attingendo alle sue vecchie conoscenze di inglese. Lui si era fatto veramente grasse risate quando ci aveva portato il legno per la tenda e aveva visto dove vivevamo e a cosa ci serviva!
La signora che ha ricevuto il sangue è stata operata ed è tornata a casa. Sta un poco meglio.
Buona notte e grazie!!!

Corrado