Lettera a un siriano lontano dalla sua terra

Libano/Siria

Cosa credi, che il tramonto non venga prima dell'alba?

Vai e torna in pace fratello mio, torna nella tua terra e ricostruisci la tua casa.
Crea qualcosa per cui valga la pena vivere e lottare.
È un onore forgiarsi della tua amicizia, il nostro camminare insieme è un balsamo per le ferite dell'anima.

Il cuore è un grande maestro in questo, trova sempre vie nuove per battere.
Quanta forza esiste tra queste dimore di tende di stracci e plastica, decorate all'interno come la più sontuosa delle ville di un re.
Il re qui sei tu fratello mio, e la vita è la tua corte.
Non ci hanno ancora messo a terra, sotto la tua pelle di rughe hai ancora aria per respirare.
Grazie per condividere con me questo fiato, è un male dolce quello che vorrei aiutarti a portare.
Nei tuoi figli che desiderano vivere la guerra ha perso la sua battaglia, dove forse non tornerai tu, torneranno loro.
E riconosceranno il luogo che gli appartiene da sempre: la terra degli amanti della pace e della dignità.
Ale