L'attimo perfetto

Vi scrivo queste parole dalla tenda di un campo profughi a nord del Libano, a pochi km dalla Siria. Sono qui con M., A. e MC, insieme facciamo parte di Operazione Colomba, un Corpo Civile di Pace.
Vorrei poter donarvi tutte le scoperte, i nuovi sentimenti e la vita che vedo qui, ma per farlo dovrei farvi vedere anche la fatica che è d'obbligo fare per vedere la vita pura, per vivere in verità. È per questo che vi chiedo di ascoltare queste parole, lasciando per un attimo ogni vostra paura, pregiudizio e conoscenza, solo per poco abbandonatevi all'ascolto e date uno sguardo fuori da questa tenda.

All'inizio può far paura, il luogo è affollato, decine di bambini gridano in una lingua sconosciuta e giocano e le tende sono appiccicate, potreste sentirvi soffocare.
Ma se vi sedete nella panca affianco alla baracca di legno (che sarebbe la scuola) avrete il tempo per guardarvi attorno e per percepire che qui l'unico pericolo è scoprire che questa gente è proprio come voi.
La donna che vi ha appena offerto il tè aveva una casa con le pareti color crema in Siria e tutti i suoi figli andavano a scuola, le piaceva ricamare e faceva la sarta, suo marito, quello che fuma in continuazione, faceva la guida turistica, l'ha girata tutta la Siria lui. A guardarli così possono sembrare distantissimi da te, in fondo lei non si veste con vestiti simili ai tuoi, ed è pure velata. Ma ora lascia le tue idee e lasciati vivere, osserva la tenda in cui vivono, ascolta la loro storia, lascia che il dolore che ti raccontano plasmi i tuoi pregiudizi. Guarda questi bambini e i loro occhi e dimmi se questa è giustizia: è forse giusto che milioni di persone stiano fuggendo da una guerra devastante e sì ritrovino ora a lottare per trovare un briciolo di dignità?
Ma ora prova solo per un momento a tenere tra le tue braccia questi bambini, a tagliare le verdure per la cena con una di queste donne, a stringere la mano a uno di questi padri. Scoprirai che questi bambini hanno ancora paura e che quello che hanno visto è stampato nella loro mente, ma che nonostante questo non hanno perso la voglia di giocare ed è questo che ti chiedono. Scoprirai che questa donna con cui stai cucinando ne ha passate troppe, che è preoccupata perché i suoi figli non hanno il diritto di andare a scuola, è malata ma non può permettersi di farsi curare, nonostante questo ti sorride e non smette mai si preoccuparsi per te.
Scoprirai che la mano di quell'uomo è stata torturata nel suo stesso Paese e che tutti i giorni rischia di essere ammanettata perché nessun rifugiato in questo Paese ha diritto di esistere, ma nonostante questo, quell'uomo non perde la speranza e crede nella pace, con i suoi racconti ti sta insegnando a sperare nel futuro.
Questo è l'attimo perfetto, in cui è facilissimo e inevitabile sentire il richiamo alla giustizia, questo è il momento per lasciare cadere le barriere della fortezza che avevamo costruito.

G.