La mia vita non vale più di un'altra

La mia vita non vale più di un'altra.
E' l'intuizione per reagire a tutto quello che è successo in questi giorni. Ai tanti messaggi ricevuti per la preoccupazione per i bombardamenti e alla rabbia di avere l'attenzione su di me e non su chi stava morendo davvero.
Il grande dilemma per trovare il modo per togliermi di dosso questi occhi puntati sulla mia vita, il sentirmi privilegiata e voler invece regalare dignità a chi stava soffocando.

E poi la paura nel service, un Kalashnikov puntato, le mitragliate.
La rabbia per aver pensato "cacchio qui ci passavo sempre a cuor leggero" e per essermi detta solo in un secondo momento: " ci abita della gente, avevano paura, come stai tu a fianco a me? Sarà finito il terrore ora?".
La gioia di questa intuizione sta nel fatto che se la mia vita vale tanto quanto quella degli altri, io e i miei privilegi possiamo metterci in pari alle vite degli ultimi. Così facendo tutte le attenzioni delle persone che mi amano e che vedono la mia vita come più importante di quella degli altri, di quelli che mi vedono "aiutante", si abbassano anch'esse.
Noi privilegiati camminando al passo dell'ultimo e riconoscendo l'uguaglianza di tutte le vite diventiamo potenti, veri e propri trasformatori di opinione, di attenzioni.
E' potente il vostro supporto, sono potenti le vostre parole.
Tutta la vostra attenzione, tutto il vostro amore, passa da questa mia vita e io cerco di trasmetterlo con tutta la vostra forza.

G.