Quando si sciolgono i capelli

Ci sono momenti e attimi in cui il tempo si ferma e dentro una stanza, piena di bambini e sole donne, ci si dimentica delle sofferenze quotidiane.
Dopo una tazza di tè e un po' di semi di girasole, sorseggiando il caffè cominciano le confidenze e le chiacchiere tra donne.
Si tolgono i veli e si sciolgono i capelli.
Giovani donne con gli occhi luccicanti e sorrisi colmi di speranza raccontano i loro desideri più profondi, la volontà di studiare e dei sogni nel cassetto.
Si ascolta e seleziona la musica e si commentano le canzoni e i cantanti, ci si alza e si balla.
Scatta qualcosa e ci si muove a tempo di musica in una tenda in un campo profughi che ha smesso per qualche attimo di essere tale per diventare una sorta di luogo segreto di amiche che condividono sogni, speranze, movimenti sinuosi di danza e debke.

Un vassoio diventa una darbuka e le bambine si muovono a tempo di musica emulando mamme, zie e nonne.
Si mettono da parte i pensieri quotidiani e le fatiche di ogni giorno per lasciarsi andare.
I bambini fanno chiasso, alla porta bussano mariti e i telefonini squillano in continuazione ma tra donne non ci si arrende e si continua a parlare di amori presenti e passati, alcuni dei quali finiti nel peggiore dei modi a causa delle condizioni pietose che fuori dalla stanza obbligano gli uomini ad accettare mestieri pericolosi e senza alcuna misura di sicurezza.
Si chiacchiera della loro voglia di andare avanti, lasciandosi alle spalle i ricordi di violenze e tormenti passati, per iniziare percorsi nuovi ricchi di sorprese e per aprire prospettive diverse.
Donne sopravvissute, forti interiormente e sognatrici che reggono sulle spalle famiglie intere. Donne che ascoltando la musica guardano avanti e che sciogliendo i capelli si lasciano andare.