Verso un altro domani

Sorridente e spensierata come sempre, vai incontro alla tua nuova vita.
Ti chiediamo dove andrai oggi piccolina, ma tu sai solo che salirai su un aereo.
Hai gli occhi come quelli di papà, che oggi erano anche tristi perché non rivedrà il resto della famiglia per un po', perché davanti a voi ora è tutto completamente inesplorato.
Papà è giovane, minuto e tanto forte, spesso ci diceva che era stanco e che voleva prendere i barconi, voleva viaggiare per te e per il tuo fratellino.
Papà che oggi baciava dolcemente le mani del nonno e poi le porgeva sulla sua fronte, come gesto di grande devozione per quell'uomo che vi ama così tanto.
Hai il sorriso come quello della mamma, che spesso è stanca ma che sorride sempre a tutti.

La mamma che è venuta dalla Siria per sposare tuo papà qualche anno fa, che è dolcissima e delicata come una farfalla, ma con la forza di un leone.
Nel posto dove andrai non si parla la tua lingua, quella che ancora piano piano stai imparando.
Non ci sono tende né soldati, e nemmeno il pericolo costante.
Non ci sono neanche gli abbracci dei nonni e degli zii, né il loro gattino che rincorrevi sempre.
Ma tu ancora non lo sai, come non sai quanto sia sbagliato il posto in cui sei nata e quanto soffrano le persone attorno a te.
O forse si che lo sai, e proprio per dispetto tu sorridi sempre.
Nel corso della tua vita ti ricorderai delle tue origini e scoprirai da dove vieni.
Vieni dalle storie di Hiba e Bilal, da un campo profughi, dalla violenza, dalla sofferenza e da un grandissimo, sconfinato amore.
Hai un carico troppo importante per una bambina della tua età, ti auguro che possa sempre trasportarlo con la tua fresca leggerezza.
Ricorderai la tua Siria e le tue radici.
Custodiscile come un tesoro prezioso, mentre corri e saltelli verso il futuro.
Che questo viaggio che inizia oggi possa essere sempre illuminato dalla tua raggiante energia.

P.