La Siria oggi - Giugno 2018

La recente conferenza di Astana ha spartito influenze in Siria tra Russia, Iran e Turchia.

Est
Ad est l'ISIS è stato distrutto militarmente e come entità geografica, anche se non sono state sradicate le cause sociali della sua nascita, consistenti soprattutto nella marginalizzazione di questi territori orientali tra Siria e Iraq; ancora c’è molto da lavorare per sconfiggere l’ideologia che ha portato alla nascita dello stato islamico.
La presenza dell'ISIS è schiacciata in un fazzoletto di terra vicino all'Iraq.
I fondamentalisti resistono stretti tra le forze siriane democratiche (maggioranza curda) sostenute dagli USA e il regime siriano di Assad con le milizie alleate. Il rischio di scontri tra i due fronti anti-ISIS opposti tra loro è molto alto e da lì si gioca il futuro della Siria.


Assad e alleati
Assad controlla il 60% del territorio e il 70% dei cittadini siriani in Siria, sta riconquistando man mano le varie enclave sunnite ribelli, deportando, tramite accordi locali, abitanti e miliziani armati verso Idlib, che rimane ultima vera roccaforte delle opposizioni laiche ed islamiste.
Sono oltre 20.000 gli scomparsi tra i cittadini siriani nelle prigioni governative, e decine di migliaia le vittime di tortura e di altri trattamenti inumani e degradanti.

Turchia
La Turchia ha una striscia territoriale di influenza nel nord del Paese e sostiene gruppi ribelli radicalizzati e vicini ad idee estremiste nella zona di Idlib e di Afrin, dopo averla “ripulita” dalla popolazione curda attraverso azioni militari.

Sud
Nel sud della Siria, nella zona di Daraa, permangono sacche di resistenza di ribelli legate al Free Syrian Army e a hayat tahrir al sham, nuovo nome della coalizione fondamentalista che era l’ex al Nusra.
Israele bombarda ciclicamente le postazioni governative e le basi di Hezbollah, causando decine di morti ad ogni incursione, inoltre ha insistito diplomaticamente con gli Stati Uniti e con la Russia affinché la presenza di ribelli sunniti non giustificasse, per contro, movimenti di milizie sciite legate a doppio filo all’Iran. Il regime si sta preparando a riconquistare la provincia.

Situazione umanitaria
Gli sfollati interni alla Siria vivono in condizioni di grande povertà, soprattutto nelle zone di Damasco, Homs ed Aleppo.
A Idlib, secondo recenti stime, si arriva a quattro milioni di civili, stretti tra il conflitto interno alle milizie ribelli e i bombardamenti aerei del regime e della Russia, in difficoltà con cibo, acqua potabile e medicine.