L'orizzonte oltre le nuvole

Ho dato un pennarello ad Ahmed.
Ahmed ha 4 anni ed è cieco da quando ne ha uno.
Mentre tentava di tenere in mano il pennarello mi chiedeva di insegnargli ad usarlo.
Mi chiedeva di insegnargli ad aprire e chiudere il tappo.
Ahmed non lo sai ma dovresti insegnarmi te a portare quella gioia che non sappiamo più portare.
La famiglia di Ahmed viene da Homs ma lui è nato in Libano.
Abbandonato dalla madre, vive in una scuola a Beirut e il fine settimana sta con la nonna.
È nato profugo come tanti altri bambini e bambine siriani.
Senza una colpa la loro vita è già difficile, molto più difficile di quella di chi nasce in un Paese che può chiamare suo.

Nel destino di Ahmed sono già scritte molte sofferenze che non merita, e che nessuno meriterebbe.
La sua vita è e sarà più pesante di quella di molti altri.
È difficile da buttar giù una cosa così, sapere che sarà uno schifo prima ancora che queste sofferenze si realizzino.
È per questo che la gioia di Ahmed è ancora più potente, spezza ogni arrabbiatura, spazza via ogni nuvola nera che si profila all'orizzonte.
È per questo che siamo qua.

M.