Ottobre 2016

SITUAZIONE ATTUALE

SIRIA
In Siria si continua a combattere. Da una parte prosegue l'assedio della città di Aleppo da parte dell'aeronautica russa e dell'esercito di Assad mentre, sul fronte iracheno a Mosul, la coalizione guidata dagli Stati Uniti combatte l'Isis provocando l'esodo di numerosi profughi che si riversano sul territorio siriano. Si registrano ancora numerose vittime tra i civili nelle città di Aleppo, Idlib e Homs. Ad Aleppo e ancora emergenza: la carenza di beni di prima necessita mette ulteriormente in ginocchio la popolazione rimasta che continua ad essere privata della possibilità di ricevere aiuti umanitari a causa dell'assedio che cinge i quartieri est della città.

LIBANO
Il 31 ottobre dopo due anni e mezzo di vuoto di potere, è stato eletto il nuovo Presidente del Libano, il generale cristiano maronita Michel Aoun, il quale ha incaricato di formare il governo all'ex Primo Ministro sunnita Saad Hariri. L'elezione del nuovo Presidente costituisce per il Libano una possibilità di maggior unità e stabilità politica. Per il momento questo avvenimento non ha influito sulla situazione, che rimane molto critica, dei numerosi profughi siriani nel Paese.

CONDIVISIONE, LAVORO E NOVITA' SUI VOLONTARI

Il mese di ottobre è iniziato con lo sgombero forzato di quattordici campi informali nell'area di El Minie (nord del Libano). Questa operazione ha causato lo sfollamento di 414 famiglie, in totale circa 1840 persone, che per la maggior parte si sono autonomamente ricollocate in altri campi o in rifugi di fortuna. La pratica dello sfollamento forzato provoca una seconda ferita in famiglie che hanno già subito l'umiliazione di perdere tutto sotto le bombe della guerra in Siria.
Il 7 ottobre sono stati arrestati due uomini apparenti alla comunità del campo di Tel Abbas durante il tragitto per tornare a casa dalla fattoria in cui lavorano. Entrambe le famiglie non ricevono aiuti umanitari di alcun tipo e gli uomini, per guadagnare il necessario per il sostentamento, si vedono costretti ogni giorno a correre il rischio di essere fermati dall'esercito. Come da prassi, i due siriani sono stati detenuti quattro giorni nelle strutture carcerarie delle forze armate libanesi e della sicurezza interna, subendo trasferimenti da una cella all'altra fino al rilascio definitivo nei pressi della città di Halba. Le prigioni libanesi sono state riconosciute come luoghi di violazione dei Diritti Umani da parte di organizzazioni non governative nazionali ed internazionali.
Il 19 ottobre nella notte è arrivata la prima forte pioggia che, sommata al vento, ha danneggiato la maggior parte delle tende del campo di Tel Abbas, in molte di esse l'acqua è filtrata dentro e ha deteriorato le coperture di plastica e cartone che costituiscono le abitazioni.
I volontari di Operazione Colomba hanno ripetutamente chiesto alle Associazioni che operano nell'area, anche con finanziamenti UN, di attivarsi per supportare la ristrutturazione delle tende in vista dell'arrivo dell'inverno.
Oltre alla presenza al campo, i volontari continuano ad effettuare accompagnamenti presso strutture mediche sia per necessità di protezione (in caso di fermo ai posto di blocco), sia per vicinanza nel dialogo con gli operatori sanitari degli ospedali.
Nel mese di Ottobre si è iniziato a raccogliere testimonianze riguardo alla vita dei rifugiati in Siria, e alle gravi violenze a cui sono stati sottoposti, bambini compresi. Lo scopo di questo lavoro di ricerca è di preparare materiali in vista di incontri istituzionali presso il Parlamento Europeo nel mese di Novembre.