Dicembre 2016

SITUAZIONE ATTUALE

SIRIA - LIBANO
L'attenzione della Comunità Internazionale, nel mese di dicembre, si è focalizzata particolarmente sulla situazione della città di Aleppo. Si contano a migliaia le perdite tra i civili, inclusi molti bambini, che nonostante cercassero rifugio nelle cantine non sono riusciti a evitare i ripetuti e giornalieri bombardamenti da parte della coalizione che sostiene il regime, impegnata nella riconquista dei quartieri ad est. Sono state lanciate anche 900 bombe al giorno. Verso la metà del mese un accordo raggiunto, grazie alla mediazione di Turchia e Russia, ha portato all'evacuazione dei siriani rimasti intrappolati nella morsa. Le persone evacuate comunque sono andate incontro a giornate difficilissime dovute alle condizione meteorologiche e alla mancanza di ogni bene di prima necessità. Diversi bambini sono morti a causa di questo totale abbandono. Nonostante l'attenzione internazionale, le Nazioni Unite e diverse organizzazioni per i Diritti Umani hanno denunciato la sparizione di almeno 500 tra uomini e ragazzi nelle fasi di uscita dalla città. Inoltre, ci sono testimonianze di esecuzioni collettive e di vendette da parte delle milizie che sostengono l'azione di Assad.
La guerra non ha intenzione di arrestarsi e Assad stesso sostiene che continuerà finché non riavrà il controllo completo dello Stato. Tutto ciò implica che la linea del fronte si sta spostando in altre province come Idlib e Damasco, dove altre centinaia di migliaia di persone rischiano di subire le stesse violenze e repressioni degli abitanti di Aleppo.

In Libano si è finalmente raggiunto l'accordo sulla creazione di un Governo delle larghe intese sostenuto anche da Hezbollah che si avvia ad essere confermato dalle elezioni che si terranno a maggio 2017. La formazione del nuovo esecutivo non ha portato a miglioramenti sostanziali nella quotidianità dei rifugiati nel Paese.

CONDIVISIONE, LAVORO E NOVITA' SUI VOLONTARI

Nel mese di dicembre i volontari di Operazione Colomba hanno continuato le diverse attività di accompagnamento e di visita alle famiglie siriane nella regione di Akkar. La crisi di Aleppo ha portato all'arrivo di decine di famiglie nell'area, le quali si trovano a vivere in condizioni precarie e senza abbastanza supporto dalle organizzazioni internazionali. Abbiamo cercato di provvedere a risolvere situazioni sanitarie urgenti dovute alla precarietà delle condizioni di vita dei siriani: un bambino è rimasto gravemente ustionato a seguito di un cortocircuito che ha provocato l'incendio della sua tenda. Questo mese è stato carico di episodi tragici. Le persone, dopo essere fuggite dalla guerra, rischiano di perdere la vita in incidenti nei luoghi marginalizzati dove si ritrovano a vivere. Nel campo vicino al nostro, dove vivono circa 350 persone di cui la metà bambini, ha perso la vita una bambina di 4 anni dopo essere caduta nel pozzo di scolo delle fogne non chiuso correttamente. I volontari hanno chiesto alle Nazioni Unite di fare delle verifiche per capire se e come siano stati commessi degli errori. Oltre alle questioni sanitarie, ci siamo occupati di provvedere alle necessità materiali: Medici Senza Frontiere ha contattato i volontari a Tel Abbas e si è offerta di inviare 500 coperte, 250 materassi e 100 kit da cucina per le famiglie maggiormente in difficoltà.
Continua il lavoro di segnalazione delle famiglie per i Corridoi Umanitari in collaborazione con la Comunità di Sant'Egidio. Una delegazione del Belgio è venuta a fare visita al campo a Tel Abbas portando giochi per i bambini.
I volontari hanno organizzato due momenti di festa con i bambini del campo in occasione del Natale e del Capodanno con momenti di gioco e di musica.
I volontari, grazie ai contatti con Associazioni che lavorano all'interno dei campi palestinesi, hanno avuto la possibilità di visitarne due: Shatila e Nahr el Bared. Queste persone vivono in condizioni di disagio sociale molto forte e rappresentano un altra faccia del Libano di cui bisognerebbe parlare maggiormente.