Marzo 2019

SITUAZIONE ATTUALE

SIRIA - LIBANO
Continua da ottobre l’assalto all’ultima zona rimasta fuori dal controllo governativo. Fino ad oggi continuano a piovere bombe lanciate da aerei russi e siriani. Viene colpita la provincia di Idlib e Hama, anche nelle zone periferiche. Diverse fonti hanno anche dimostrato l’utilizzo di armi chimiche, come la bomba al fosforo sganciata nella città di Al-Tamanah nelle campagne tra Hama e Idlib, il 13 Marzo. I video del gravissimo attacco sono stati diffusi, purtroppo, quasi solo tra i siriani e pochissimo nei media occidentali.
Intanto nell’est del Paese viene lanciata dalle Forze Democratiche Siriane l’offensiva finale su Baghouz, ultima sacca di territorio rimasta in mano ai combattenti dell’ISIS, non senza evitare una strage di civili. Nell’umanità uscita da Baghouz molte mogli e figli di terroristi, ma non si hanno notizie degli ostaggi e degli internazionali.

CONDIVISIONE, LAVORO E NOVITA' SUI VOLONTARI

Il mese di marzo vede ancora la primavera restia a bussare alle “porte” delle tende del campo, in compenso la tenda di Operazione Colomba si è aperta per accogliere molte persone che avevano bisogno di ascolto e alcuni gruppi di italiani e libanesi in delegazione per conoscere la realtà dei campi profughi.
In questo mese i volontari hanno osservato sulla pelle dei siriani le conseguenze di un’emergenza umanitaria nel suo “volgere al termine” secondo i canoni internazionali: sono sempre di più le ONG che vedono la fuga dei fondi e per le persone qua significa l’assenza di possibilità di pagare le esose spese negli ospedali, con il conseguente sequestro delle carte d’identità nella migliore delle ipotesi.
Al tempo stesso, sono moltissime le famiglie (che fanno parte della vita quotidiana dei volontari) a doversi indebitare per cifre molto alte con i padroni di casa in quanto manca loro la possibilità di pagare regolarmente l’affitto. I volontari di Operazione Colomba sono stati così impegnati a mediare con i libanesi padroni dei garage o con i funzionari degli ospedali, per trovare un compromesso e alleggerire il peso sulle famiglie.
Verso fine mese un caro amico dei volontari che vive al campo con la moglie e i 5 bambini è stato arrestato mentre tornava dal lavoro, a causa della mancanza di permesso di soggiorno, e purtroppo sarà trattenuto in carcere 20 giorni.
I volontari hanno accompagnato la moglie a visitarlo alcune volte e si augurano che verrà presto rilasciato.
Non sono però mancati anche alcuni bei momenti, uno tra tutti la visita del gruppo dei giovani libanesi cristiani di Youth for United World, che per la prima volta hanno incontrato i profughi siriani dentro le loro tende.
Il 27 marzo i giovani di Operazione Colomba hanno con gioia accompagnato alcune famiglie in aeroporto, insieme ad una delegazione di italiani, volontari dei gruppi di accoglienza con cui le famiglie vivranno i primi mesi in Italia grazie ai Corridoi Umanitari.

LA PROPOSTA DI PACE PER LA SIRIA

“Sembra sempre impossibile finché non viene fatto” (Mandela).
Lo Sheik continua il suo lavoro in Italia, dove ha incontrato tantissime scuole del Trentino Alto Adige, grazie al progetto di Difesa dei Diritti Umani “Operation Daywork” di cui lui è stato il vincitore per quest’anno.
Inoltre, il 20 Marzo una delegazione di Operazione Colomba è stata ospite a Bruxelles del parlamentare Brando Benifei, presso il Parlamento Europeo.
Parlare della Proposta è il primo passo verso la sua realizzazione.
A chi dice che non è possibile rispondiamo che è impensabile continuare a vivere in queste condizioni, e che la volontà nostra e delle persone con cui viviamo di avere un futuro, è la grande forza che ci muove.

Sito sulla Proposta di Pace