Febbraio 2020

SITUAZIONE ATTUALE

SIRIA - LIBANO
A febbraio si sono intensificati gli scontri tra esercito siriano e Russia da una parte e ribelli e Turchia dall’altra nella zona di Idlib, con il risultato che circa un milione di persone, tra cui almeno 600 mila bambini, sono dovute scappare dalle proprie case, cercando di trovare salvezza in Turchia.
In alcune fasi si sono susseguiti più di trecento bombardamenti aerei giornalieri, con attacchi indiscriminati a scuole, ospedali e abitazioni civili. Ci sono stati molti morti, pare migliaia tra i soldati dell’esercito governativo siriano e alcune decine tra quello turco. Le posizioni si sono irrigidite con il rischio di uno scontro diretto tra Turchia, membro della nato, e Russia. La risposta turca, oltre all’invio di migliaia di uomini e mezzi corazzati in Siria, è stata aprire le frontiere con l’Europa, la Grecia, causando scontri tra militari greci, che presidiano il confine, e rifugiati siriani che tentano di entrare. Al momento la fuga da Idlib è la peggior catastrofe umanitaria dall’inizio della guerra, ormai 9 anni fa, e con conseguenze per i civili in fuga davvero difficili da immaginare (Leggi l’Appello urgente dai civili ad Idlib).

CONDIVISIONE, LAVORO E NOVITA' SUI VOLONTARI

Il mese di Febbraio è stato ricco di incontri e avvenimenti. I volontari di Operazione Colomba hanno visitato diverse famiglie fuori e dentro il campo, raccolto testimonianze, accompagnato giovani uomini lungo la strada per Tripoli e Beirut, condiviso lacrime e gioie con ognuno di loro.
Il vicario apostolico di Beirut è venuto a trovarci al campo profughi. La sua visita è stata molto importante, infatti ha ascoltato, di fronte ad un tè caldo, i volontari ed ha poi portato dei doni per i siriani del campo. Oltre a delle calde coperte, ha regalato ai bambini dei piccoli quaderni confezionati da dei bimbi di Taiwan, ogni pagina è stata personalizzata con una breve lettera scritta appositamente per i più piccoli del campo.
Due volontarie di Operazione Colomba sono state invitate a portare una testimonianza all’Istituto Levantino di Tripoli dove giovani studenti stranieri di ogni parte del mondo imparano l’arabo. L’incontro è stato molto prezioso perché dopo aver ascoltato la vita del campo profughi molti ragazzi sono poi venuti a visitarci portando i loro talenti (traduzioni, giochi, attività) e mettendoli al servizio dei siriani.
Nella metà del mese una delegazioni di dottori italiani è venuta a Tel Abbas per offrire cure gratuite e medicinali a chi ne aveva bisogno. Ai profughi siriani vengono spesso negate le cure negli ospedali libanesi in quanto non hanno i soldi per pagare le visite o i medicinali.
Verso la fine del mese in un campo a nord del Libano, nel distretto di Bireh, c’è stato un incendio causato da un corto circuito elettrico. Tre tende sono state completamente distrutte e altre due danneggiate. Il fuoco non ha bruciato solamente la casa di queste persone, ma anche tutti i loro averi: qualche risparmio, documenti, giocattoli, cibo e quei pochi ricordi accuratamente conservati dal giorno in cui hanno lasciato la Siria.
Durante tutto il mese si sono verificati diversi raid dell’esercito in diverse zone del Libano, molti ragazzi siriani sono stati arrestati senza alcun motivo evidente, alcuni di questi sono poi stati rilasciati con foglio di via, altri sono attualmente in carcere.
I volontari hanno raccolto diverse testimonianze di diniego di rinnovo di permesso di soggiorno.
Il mese è terminato con l’accompagnamento di un padre siriano verso l’aeroporto di Beirut, direzione Torino, finalmente ha potuto riabbracciare moglie figli che da quasi un anno vivono in Italia.

La Proposta di Pace per la Siria

Nel mese di Febbraio il portavoce della Proposta di Pace ed i volontari di Operazione Colomba sono stati invitati a Berlino per incontrare dei funzionari del Federal Foreign Office e presentare loro il lavoro fin’ora fatto. Il viaggio in Germania è stato inoltre l’occasione per conoscere nuovi attivisti siriani e coltivare le relazioni già stabilite con associazioni locali nel viaggio di settembre 2019.
In Italia continuano gli incontri di diffusione della Proposta e di lavoro per attualizzarla sempre più al presente drammatico dei rifugiati siriani.

Maggiori info: Sito sulla Proposta di Pace