Luglio 2020

SITUAZIONE ATTUALE

SIRIA - LIBANO
In Siria, il partito Baath ha vinto le elezioni legislative svoltesi il 19 luglio in quasi tutto il Paese. L'affluenza alle urne ha toccato il record negativo del 33%, rispetto all’affluenza del 56% nel 2016. La lista elettorale dominata dal partito Baath e da altre formazioni satelliti al potere da decenni in Siria si sono aggiudicate 177 su 250 seggi totali dell'Assemblea del Popolo (Parlamento). Alcuni dei candidati ai seggi parlamentari sono signori della guerra colpiti dalle sanzioni dell’Unione Europea e dalle recenti sanzioni Usa, entrate in vigore con la legge Caesar.

CONDIVISIONE, LAVORO E NOVITA' SUI VOLONTARI

Nel mese di luglio il Libano ha visto peggiorare ancora la sua situazione, sul piano sanitario, economico e politico. Con la riapertura dell’aeroporto internazionale di Beirut il 1° luglio, molti libanesi rimasti all’estero sono potuti tornare in Patria, aumentando tuttavia il numero di contagi da Covid-19, che nelle ultime due settimane del mese ha raggiunto una media di 150 persone contagiate al giorno. Questa situazione ha fatto sì che il Governo libanese decidesse di imporre una nuova quarantena a partire dal 31 luglio, fino al 10 agosto.
La situazione è rimasta critica anche sul piano politico. Nel mese di luglio non si sono fermati gli arresti di attivisti e manifestanti, mentre la popolazione ha continuato ad organizzare sit-in e blocchi stradali a Beirut e nel resto del Paese. Nel sud del Libano, invece, si è riacceso lo scontro tra Hezbollah e Israele. In particolare, lunedì 27 luglio si è registrato uno scontro a fuoco sull’altipiano del monte Hermon/Shaykh, durato circa un’ora.
A luglio il Governo libanese ha inoltre interrotto le trattative con il Fondo Monetario Internazionale, a causa di un disaccordo tra il sistema bancario e l'esecutivo su come contare le perdite da dichiarare al FMI. La situazione economica resta molto critica, con i prezzi del settore che sono aumentati fino al 55% rispetto al normale. A Beirut, come nel resto del Paese, sono diventati sempre più frequenti i blackout e le interruzioni di elettricità, anche per molte ore al giorno.

La Proposta di Pace per la Siria

Durante il mese di luglio i volontari del progetto Libano di Operazione Colomba, insieme a Sheikh Abdo e Abdallah, i portavoce della Proposta di Pace, hanno passato tre giorni in Veneto, ospiti della Comunità Papa Giovanni XXIII. Hanno così avuto l’occasione di condividere momenti di meditazione, di silenzio e di preghiera, consapevoli che per accompagnare i siriani serve che ognuno si impegni in un cammino di liberazione interiore.

Il 15 luglio a Padova, presso il Centro Diritti Umani, si è svolto il seminario dal titolo: Un’alternativa alla guerra, al terrore, al morire in silenzio. Una proposta di pace nata dai profughi siriani in Libano.
A quasi 10 anni dall'inizio della guerra in Siria vediamo ancora in corso combattimenti, torture, stragi e milioni di profughi fuori dal Paese, molti in condizioni inumane. Pochi quelli che sono riusciti a raggiungere l'Europa, mentre la maggior parte non ha ancora trovato un rifugio sicuro: emblematica è la situazione dei profughi siriani in Libano, che è stata approfondita durante il seminario.
Per chi volesse riascoltare il seminario può faro a questo link:
https://www.facebook.com/centrodirittiumani/videos/578302152871192/

Maggiori info: www.operazionecolomba.it/noisiriani/