Maggio 2021

SITUAZIONE ATTUALE

SIRIA
Sono due le notizie “nuove” che hanno caratterizzato il mese di maggio in Libano: la guerra tra Israele e Hamas, con riflessi anche nel sud del Libano, e le elezioni in Siria.
Nel mentre la crisi economica, che potrebbe essere classificata tra le peggiori tre registrate a livello internazionale dalla metà del diciannovesimo secolo (con perdita di capacità di acquisto del denaro del 80% rispetto ad un anno fa) continua ad imperversare in maniera drammatica, e Beirut continua ad assistere ad uno stallo sul versante politico: nessun governo né cambiamenti in vista.
Il Lebanon economic monitor (LEM), legato alla Banca Mondiale, nel suo ultimo rapporto relativo alla primavera 2021, riferisce che il PIL del Libano è passato da circa 55 miliardi di dollari nel 2018 a quasi 33 miliardi nel 2020, il che corrisponde a un calo di quasi il 40%. Il Paese assiste a una “disastrosa inerzia politica” dal mese di ottobre 2019, che ha contribuito a provocare la peggiore crisi economica e finanziaria registrata dalla guerra civile del 1975-1990.

La situazione è stata ulteriormente aggravata dalla pandemia di Covid-19 e dall’esplosione che, il 4 agosto 2020, ha colpito il porto di Beirut.
Da metà maggio la guerra tra Israele ed Hamas a Gaza ha coinvolto anche Hezbollah che ha isolato intere aree nella parte est del Paese per preparare degli attacchi verso Israele. I siriani e i libanesi ci raccontano che queste guerre sono ricorrenti come infezioni di una malattia mai curata.
Sul versante siriano il Presidente Bashar al Assad ha vinto le elezioni del 26 maggio e ottenuto il suo quarto mandato, come ci si aspettava: le elezioni non si possono considerare né libere né democratiche e sono state definite internazionalmente come una farsa. Assad, che ha 55 anni e governa dal 2000, ha ottenuto oltre il 95 per cento dei voti con un’affluenza di più del 78 per cento. I suoi due rivali, Abdullah Salloum Abdullah e Mahmoud Ahmad Marie, molto poco conosciuti e inseriti tra i candidati solo per dare una parvenza di legittimità al voto, hanno ottenuto rispettivamente l’1,5 e il 3,3 per cento dei voti.
Assad ha ottenuto più voti anche rispetto all’89 per cento delle ultime elezioni presidenziali, nel 2014, anch’esse una farsa. Quelle del 2014 erano state le prime elezioni dall’inizio della guerra in Siria tra il regime di Assad e i gruppi ribelli che ne volevano la destituzione. Ai risultati sono seguiti due o tre giorni di festeggiamenti, a suon di esplosioni e raffiche di mitra che hanno preoccupato il nord del libano, invaso già dai giorni prima di manifesti elettorali pro Assad. Abbiamo avuto notizia di scontri tra libanesi e siriani che si recavano a Beirut per votare presso l'ambasciata siriana: le persone al campo ci hanno raccontato come trovano molto strano che qualcuno scappi dalla Siria, non vi ritorni e voti per Assad.

CONDIVISIONE, LAVORO E NOVITA' SUI VOLONTARI

Da maggio hanno ricominciato a partecipare alla presenza nuovi volontari (che hanno preso parte alla formazione di aprile): molto interessante il loro sguardo fresco e pieno di domande sulla vita nei campi dei rifugiati siriani.
Al campo proseguono i nuovi arrivi di persone che continuano a scappare dalla Siria e continuiamo a raccogliere notizie di imprigionamenti e torture di chi, spinto dalle difficoltà in Libano (si parla del 2 per cento rispetto al totale dei siriani presenti nel Paese) decide di rientrare.
La situazione, anche nei campi in cui viviamo o che visitiamo, è spesso di sospetto verso le persone arrivate da poco, la vittoria militare del Presidente Assad ha portato questo clima di paura, sospetto e controllo ovunque anche in Libano.

La Proposta di Pace per la Siria

Dopo un incontro con David Sassoli, Presidente del Parlamento europeo, a cui abbiamo presentato la Proposta di Pace dei rifugiati siriani, abbiamo cominciato a raccogliere le voci di alcune persone rifugiate da portare ad un nuovo incontro col Parlamento europeo che si terrà prossimamente.
Tra le tante ricordiamo S., madre di un bimbo e moglie vedova dopo aver atteso per anni il ritorno del marito dal carcere, marito morto poco dopo il suo rilascio. Ci racconta della sua speranza sul futuro del suo Paese: sono sicura che tutto questo dolore farà nascere qualcosa di nuovo. Ci sembra di rivivere la fase in cui la Proposta è stata scritta.

Maggiori info: Sito sulla Proposta di Pace